Chi vive nella provincia di Latina si è probabilmente confrontato con le realtà dei PAT, Punti di Assistenza Territoriale. In questo articolo vediamo cosa sono e cosa sono abilitati a fare.
L’esperienza vissuta nei giorni più critici della epidemia da virus sars CoV-2 ha messo in evidenza ovunque la fragilità dell’assistenza “territoriale” che ha provocato un notevole “stress” delle strutture ospedaliere. Da ciò è derivata la necessità di una riforma dell’assistenza territoriale nell’ambito del PNRR.
Altre normative vincolanti erano state emanate a livello nazionale nel 2015 con la Conferenza Stato Regioni n.98/CSR del 05/08/’14 – D.M. 70/2015) che stabiliva l’ARES 118 come unico deputato a occuparsi delle emergenze maggiori.
Cosa sono i PAT e come nascono
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In provincia di Latina i PAT sono nati per lo più all’interno dei vecchi PPI in chiusura, Punti di Primo Intervento per urgenze di bassa intensità. I PPI e i PAT però sono due cose diverse. Il P.P.I. è una sede territoriale della rete ospedaliera dell’emergenza urgenza presso cui operano dirigenti medici ospedalieri in attività dell’emergenza territoriale. Il P.P.I. in altre parole non è un pronto soccorso solo perché non ci sono reparti di degenza ospedaliera. Per lo stesso motivo non tratta urgenze gravi.
Il PAT invece opera in continuità con gli ambulatori del territorio.
Ma che cos’è quindi un Punto di Assistenza Territoriale? Il PAT è una struttura di natura ambulatoriale in grado di assicurare un punto di assistenza territoriale ad accesso diretto alla popolazione inserendosi nella rete propria dell’Assistenza Primaria. Quindi al pari delle Unità di Cure Primarie e degli ambulatori di Medicina Generale.
Quali sono le urgenze e patologie trattabili in un PAT?
Quali sono quindi le urgenze e le patologie trattabili in un PAT? Vediamolo nel dettaglio. Si tratta di tutte quelle emergenze di bassa gravità di cui si occupa normalmente l’ambulatorio di Medicina Generale, e che non sono differibili.
Assicura quindi visite e prestazioni ambulatoriali per:
- Asportazione di corpi estranei
- Cura degli attacchi d’asma
- Cura delle punture d’insetto e le reazioni allergiche circoscritte
- Suture e medicazioni di piccole ferite
- Trattamento immediato delle più comuni cause di dolore (es. mal di denti, coliche renali)
- Trattamento della perdita di sangue dal naso
- Trattamento di ustioni cutanee non estese
Cosa non fanno i Punti di Assistenza Territoriale
Sono escluse dalle prestazioni ambulatoriali di un PAT le urgenze maggiori e le emergenze. Rappresentano esempi di urgenza da non trattare nei PAT:
- Cefalea grave resistente agli antidolorifici
- Difficoltà respiratorie gravi
- Dolore al torace di qualsiasi tipologia
- Emorragie copiose dalla bocca, dall’apparato ginecologico o dall’ano.
- Paralisi di uno o più arti
- Perdita improvvisa della coscienza
- Perdita improvvisa della parola
- Traumi di qualsiasi tipo specie se con possibili fratture ossee
- Ustioni estese
Cosa fare in caso di emergenza e urgenze maggiori?
Come già detto i PAT non sono strutture afferenti alla rete dell’emergenza territoriale. A seguito di specifiche normative vincolanti emanate a livello nazionale (Conferenza Stato Regioni n.98/CSR del 05/08/’14 – D.M. 70/2015), le emergenze maggiori sono assicurate dal servizio ARES 118.
Attraverso la propria rete di ambulanze il 118 assicura la stabilizzazione e l’immediato trasporto delle urgenze/emergenze al Pronto Soccorso ospedaliero. Il PS è l’unico luogo adeguato, in termini di competenze mediche e dotazioni strumentali, a dare una risposta adeguata alle patologie potenzialmente mortali e in grado di dar luogo, se non adeguatamente trattate, ad invalidità permanenti.