Quando si parla di coccole, spesso si pensa a un semplice gesto d’affetto. In realtà, per i neonati prematuri, queste dolci effusioni potrebbero fare molto di più. Secondo uno studio condotto dalla Stanford Medicine, il contatto pelle a pelle tra un genitore e un neonato – noto come “cura del canguro” – rafforza il legame.

Inoltre ha effetti duraturi sullo sviluppo cognitivo dei bambini nati prematuri. Questo metodo semplice, ma potentemente efficace, sta rivoluzionando il modo in cui viene gestita la cura dei neonati nelle unità di terapia intensiva neonatale (TIN)

Coccole e cura del Canguro: un rimedio antico per una sfida moderna

Coccole e il potere della “Cura del canguro” per i bambini prematuri

La “cura del canguro” prende il nome dall’abitudine dei marsupiali di tenere i loro piccoli accanto al corpo per favorire il loro sviluppo e proteggerli dai pericoli. Questa pratica è stata inizialmente introdotta nei Paesi a basso reddito come una soluzione pratica per migliorare le probabilità di sopravvivenza dei neonati prematuri. In assenza di incubatrici o altre tecnologie avanzate, i medici notarono infatti che i bambini tenuti a stretto contatto con la pelle dei genitori avevano maggiori probabilità di sopravvivere rispetto a quelli lasciati in culle fredde.

Negli Stati Uniti, dove i bambini prematuri ricevono cure altamente tecnologiche, la cura del canguro ha tardato a diffondersi. Tuttavia, con il crescente numero di ricerche che dimostrano i benefici di questo semplice intervento, sempre più ospedali stanno adottando questa pratica, soprattutto nelle unità di terapia intensiva neonatale.

A spiegarlo, la professoressa Melissa Scala, neonatologa del Lucile Packard Children’s Hospital di Stanford.

«La nostra scoperta legittima la cura pelle a pelle come un intervento vitale nell’unità di terapia intensiva neonatale, sostenendo il nostro obiettivo di far uscire quel bambino dall’ospedale in grado di imparare e svilupparsi».

I benefici delle coccole: un aiuto per il neurosviluppo

Secondo lo studio pubblicato sul Journal of Pediatrics, anche piccoli aumenti nel tempo dedicato alla cura “pelle a pelle” possono avere un impatto significativo sullo sviluppo neurologico dei bambini prematuri. I ricercatori hanno scoperto che i neonati che avevano ricevuto più tempo di cura del canguro durante il loro soggiorno in ospedale avevano meno probabilità di mostrare ritardi nello sviluppo a un anno di età. Le coccole, non solo stimolano il neurosviluppo, ma possono anche prevenire gravi complicazioni neurologiche a lungo termine.

Il team di ricerca ha esaminato le cartelle cliniche di 181 bambini nati molto prematuramente, ossia almeno otto settimane prima della data prevista. I risultati hanno mostrato che una media di venti minuti in più al giorno di cura pelle a pelle è stata associata a un miglioramento di dieci punti nei punteggi di sviluppo neurologico a dodici mesi. Questo risultato è sorprendente, considerando che basta così poco tempo per fare una differenza significativa. «È interessante ed eccitante che non ci voglia molto per migliorare davvero i risultati dei bambini». Così commenta la dottoressa Katherine Travis, autrice senior dello studio.

Un ambiente sicuro per i più fragili

Uno dei maggiori ostacoli all’implementazione della cura del canguro nelle TIN è la fragilità dei neonati prematuri. Questi bambini sono spesso collegati a tubi e fili che monitorano i loro segni vitali e somministrano farmaci necessari. La manovra per trasferirli nelle braccia di un genitore può sembrare rischiosa e complessa. Tuttavia, con l’aiuto e la guida del personale medico, questi trasferimenti possono avvenire in sicurezza e portare enormi benefici.

La dottoressa Scala sottolinea l’importanza di questo contatto. «Pensiamo all’utero come al nostro punto di riferimento per i bambini prematuri. In utero, un feto è fisicamente contenuto, ascoltando il battito cardiaco materno, ascoltando la voce della mamma, probabilmente sentendola digerire il suo panino. Nella terapia intensiva neonatale, non sono accanto a nessuno e sentono il ventilatore nell’incubatore; è un ambiente molto diverso. La cura della pelle a pelle è probabilmente la cosa più vicina che possiamo arrivare a imitare l’utero».

Non solo per i neonati: i benefici per i genitori

La cura del canguro non avvantaggia solo i bambini. Anche i genitori ne traggono beneficio. Il ricovero di un neonato in TIN è un’esperienza altamente stressante e può provocare sentimenti di impotenza e ansia nei genitori. Il contatto pelle a pelle permette loro di sentirsi più coinvolti nella cura del proprio figlio, migliorando il legame affettivo e riducendo i livelli di stress. Questo effetto calmante può avere un impatto positivo anche sul neonato, creando un ambiente più sereno e favorevole al recupero.

La dottoressa Travis osserva che «l’ambiente della terapia intensiva neonatale è molto stressante per genitori e bambini, e la cura pelle a pelle può tamponarlo». Questo supporto emotivo è fondamentale, soprattutto per i genitori che possono sviluppare disturbi da stress post-traumatico a seguito dell’esperienza in TIN. Inoltre, la cura del canguro può servire come un’alternativa all’allattamento al seno per i neonati prematuri che non sono ancora pronti per alimentarsi al seno, facilitando così il legame genitore-figlio.

Verso un futuro migliore

I risultati di questo studio hanno implicazioni significative per la gestione della cura dei neonati prematuri in tutto il mondo. Sempre più ospedali stanno riconoscendo l’importanza di integrare la cura del canguro nei protocolli standard di trattamento nelle TIN. All’ospedale Lucile Packard di Stanford, il programma di assistenza allo sviluppo è stato recentemente ampliato per includere un team multidisciplinare di esperti, tra cui infermieri neurologici, terapisti fisici e occupazionali, psicologi e musicoterapisti. Questo approccio integrato mira a creare piani di assistenza personalizzati che rispondano alle esigenze specifiche di ogni neonato ad alto rischio.

Scala spera che altri ospedali seguano questo esempio. «Mi piacerebbe che la gente lo vedesse come parte del piano medico, non solo qualcosa di bello che stiamo facendo, ma per essere davvero intenzionale al riguardo. I nostri risultati sottolineano il valore di avere genitori nell’unità di terapia intensiva, facendo questa parte importante dell’assistenza all’infanzia».

Il potere delle coccole

Insomma, la cura del canguro rappresenta una straordinaria fusione tra medicina moderna e antiche pratiche di cura. Nonostante la sua semplicità, essa ha dimostrato di avere un impatto profondo e duraturo sullo sviluppo neurologico dei neonati prematuri.

Migliora, non solo la loro salute a breve termine, ma anche le loro prospettive di vita futura. Le coccole, un gesto tanto naturale quanto potente, si rivelano essere una vera e propria medicina, capace di trasformare la vita dei più piccoli e delle loro famiglie.

Fonti

Molly F. Lazarus et al, Inpatient Skin-to-skin Care Predicts 12-Month Neurodevelopmental Outcomes in Very Preterm Infants, The Journal of Pediatrics (2024).