L’infertilità maschile rappresenta una sfida significativa per molte coppie che desiderano avere figli. Questo problema, spesso sottovalutato, può derivare da molteplici cause, tra cui disturbi ormonali, problemi genetici, infezioni o fattori ambientali. Con una crescente incidenza a livello globale, la ricerca e l’innovazione medica si concentrano sempre più su diagnosi accurate e trattamenti efficaci. Un recente studio giapponese ha fatto un importante passo avanti, utilizzando l’intelligenza artificiale (IA) per predire l’infertilità maschile attraverso semplici esami del sangue

Un aiuto dall’IA per il trattamento dell’inferiorità maschile


Negli ultimi anni, l‘IA ha rivoluzionato numerosi campi della medicina. Uno studio condotto da un team giapponese guidato da Hideyuki Kobayashi del Dipartimento di Urologia della Toho University School of Medicine di Tokyo, ha introdotto un’innovazione rivoluzionaria. Il team ha sviluppato un sistema di intelligenza artificiale capace di predire l’infertilità maschile analizzando i livelli di ormoni nel sangue, senza necessità di esaminare il liquido seminale. Questa scoperta promette di semplificare il processo diagnostico, rendendolo meno invasivo e più accessibile. Prima di addentri nei dettagli dello studio, utile spendere qualche parola sulla patologia.

L’infertilità maschile interessa milioni di uomini nel mondo: utilizzando l’intelligenza artificiale (IA) la si può predire attraverso semplici esami del sangue

Infertilità maschile


Questa condizione interessa milioni di uomini nel mondo e rappresenta circa il 40-50% dei casi di infertilità nelle coppie. Le cause possono essere molteplici, tra cui fattori genetici, disfunzioni ormonali, infezioni, varicocele, esposizione a sostanze tossiche e stili di vita non salutari. Alcuni dei principali disturbi ormonali che influenzano la fertilità includono anomalie nei livelli di ormone luteinizzante (LH), ormone follicolo-stimolante (FSH), prolattina, testosterone ed estradiolo.
La sterilità può manifestarsi con una riduzione della qualità e della quantità degli spermatozoi. Le tecniche diagnostiche tradizionali prevedono l’analisi del liquido seminale per valutare parametri come volume, concentrazione e motilità degli spermatozoi. Tuttavia, questi metodi possono essere invasivi e richiedere tempo.
Le attuali terapie per l’infertilità maschile variano a seconda della causa sottostante. Possono includere trattamenti farmacologici per correggere squilibri ormonali, interventi chirurgici per correggere anomalie fisiche o terapie assistite come l’inseminazione intrauterina (IUI) e la fecondazione in vitro (IVF). Nonostante i progressi, la diagnosi e il trattamento dell’infertilità maschile rimangono complessi e richiedono approcci personalizzati. Oggi però arriva una novità.

Dettagli dello studio

Il software è stato sviluppato e addestrato utilizzando dati raccolti da 3.662 pazienti che si sono sottoposti a esami del liquido seminale e test ormonali tra il 2011 e il 2020. I parametri spermatici analizzati includevano volume, concentrazione e motilità degli spermatozoi. Questi dati sono stati poi correlati con i livelli di vari ormoni nel sangue, tra cui LH, FSH, prolattina, testosterone, estradiolo e il rapporto tra testosterone ed estradiolo.

Addestramento dell’IA

L’intelligenza artificiale ha utilizzato algoritmi di apprendimento automatico per identificare pattern e correlazioni tra i dati ormonali e i parametri spermatici. Questo processo di addestramento ha permesso al sistema di sviluppare la capacità di predire la qualità e la quantità degli spermatozoi basandosi esclusivamente sull’analisi del sangue.

Risultati dell’addestramento

L’IA ha dimostrato un’accuratezza del 74% nel determinare se i campioni incontrassero i valori minimi richiesti di concentrazione totale di spermatozoi mobili, un indicatore chiave dell’infertilità maschile. Questo risultato è stato ottenuto analizzando i dati del periodo 2011-2020.

Validazione del sistema

Per verificare la validità del sistema, l’IA è stata testata su nuovi dati raccolti nel 2021 e 2022. L’accuratezza del sistema è stata del 58% su 188 pazienti nel 2021 e del 68% su 166 pazienti nel 2022. Nonostante una lieve diminuzione dell’accuratezza, l’IA ha mostrato un notevole 100% di accuratezza nella predizione dei casi di azoospermia non ostruttiva, una condizione caratterizzata dalla totale assenza di spermatozoi nel liquido seminale causata da problemi nella produzione delle cellule sessuali maschili.

Implicazioni future e prospettive

La speranza dei ricercatori è che questo nuovo metodo diagnostico possa diventare uno strumento di screening di routine, utilizzabile anche negli studi dei medici di base oltre che nelle cliniche specializzate. Questo potrebbe ampliare l’accesso alla diagnosi precoce dell’infertilità, permettendo interventi tempestivi e migliorando le possibilità di trattamento. Inoltre, la semplicità e la rapidità del test del sangue potrebbero ridurre lo stress e il disagio associati agli esami del liquido seminale.

Insomma, con ulteriori ricerche e convalide, l’IA potrebbe rivoluzionare il campo della medicina riproduttiva, offrendo nuove speranze a molte coppie in cerca di una soluzione ai loro problemi di infertilità.