La tosse cronica è un problema di salute globale che colpisce milioni di persone ogni anno. Definita come una tosse persistente che dura più di otto settimane, può avere effetti debilitanti sulla qualità della vita. Può infatti influenzare la capacità di lavoro e la comunicazione. Recenti studi dell’Università di Uppsala, in Svezia, suggeriscono che questa condizione potrebbe essere, in parte, ereditaria
Il problema della tosse cronica a livello globale
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La tosse cronica è una condizione comune che affligge una vasta parte della popolazione. Le stime globali suggeriscono che oltre il 10% degli individui possa sperimentarla, con significativi impatti sulla qualità della vita. A livello globale, è una delle principali motivazioni per cercare assistenza medica, e le sue conseguenze possono includere una riduzione della capacità lavorativa, problemi di voce e un generale peggioramento della qualità della vita.
Nuove evidenze sull’ereditarietà della tosse cronica
Recenti ricerche condotte dal Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Uppsala hanno offerto nuove intuizioni su come la condizione possa essere influenzata da fattori genetici. Due studi distinti hanno esplorato sia la prevalenza della tosse cronica in Svezia sia il potenziale legame ereditario di questa condizione.
Il primo studio, pubblicato su PLOS ONE, ha analizzato i dati del registro sanitario svedese per valutare la prevalenza e la gestione della tosse cronica. I risultati hanno mostrato che tra l’1% e il 2% della popolazione svedese ha cercato assistenza tra il 2016 e il 2018, con un’incidenza particolarmente alta tra le donne di età compresa tra i 40 e i 60 anni. «Più del 10% della popolazione ha una tosse cronica, che ha dimostrato di avere diverse conseguenze negative: riduzione della qualità della vita, ridotta capacità di lavorare e problemi di voce. Al momento, abbiamo conoscenze insufficienti su ciò che causa la tosse e su come trattarla al meglio». Così commenta Össur Ingi Emilsson, docente di ricerca sui polmoni, sull’allergia e sul sonno. L’esperto ha anche notato che la bassa percentuale di pazienti che cercano aiuto potrebbe derivare dalla mancanza di trattamenti efficaci e dalle differenze nelle linee guida di trattamento tra le diverse regioni.
Ulteriori conferme
Il secondo studio, pubblicato su ERJ Open Research, ha indagato il legame genetico della tosse cronica attraverso un ampio campione di famiglie in Europa settentrionale. I ricercatori hanno scoperto che se un genitore ha una tosse secca cronica, i figli hanno oltre il 50% di probabilità in più di sviluppare la stessa condizione. Questo legame genetico è emerso come indipendente da fattori confondenti come l’asma, il sesso biologico e il fumo. Emilsson ha dichiarato: «Una relazione simile è stata vista per la tosse produttiva, ma in quei casi il fumo ha avuto un impatto maggiore sulla prevalenza. Questi risultati suggeriscono che esiste un legame genetico con la tosse cronica».
Implicazioni e prospettive future
La scoperta di un possibile legame genetico con la tosse cronica potrebbe avere significative implicazioni per la diagnosi e il trattamento di questa condizione. Se effettivamente fosse in parte ereditaria, la ricerca futura potrebbe concentrarsi su come le varianti genetiche influenzino tale predisposizione. Emilsson ha accennato a future collaborazioni con la società islandese deCODE genetics per identificare varianti genetiche specifiche associate alla condizione. Questo potrebbe portare a una migliore comprensione.
«Questo potrebbe fornire una migliore comprensione del verificarsi della tosse cronica, che potrebbe alla fine portare a trattamenti migliori per questa condizione difficile da trattare». Questa la conclusione dello specialista.
Fonti
Emilsson, Ö. I., et al. (2024). Ereditarietà della tosse in due generazioni.
Lo studio RHINESSA. ERJ Open Research. Walz, L., et al. (2024).
Caratteristiche, demografia ed epidemiologia di una possibile tosse cronica in Svezia. Uno studio di coorte basato sul registro a livello nazionale.
PLOS ONE.