Senso di fastidio per la luce, occhi arrossati e un gran desiderio di stropicciarli sono i primi sintomi con cui si manifesta la congiuntivite. Si tratta dell’infiammazione della congiuntiva, cioè la sottile membrana trasparente che riveste la superficie anteriore del bulbo oculare e le pareti interne delle palpebre. La congiuntiva svolge la funzione di protezione delle parti interne dell’occhio e consente alle palpebre di scorrere con più facilità grazie a una costante lubrificazione.
Il disturbo insorge soprattutto d’estate, quando luce e caldo sono più intensi. In questa stagione, inoltre, si è più esposti ad alcuni agenti irritanti come il pulviscolo, il sole, il vento, la sabbia.
Nella maggior parte dei casi, il problema si risolve in tempi brevi, ma non per questo deve essere sottovalutato. L’infiammazione, infatti, colpisce l’occhio che è uno degli organi più delicati e di grande importanza del corpo umano.
La congiuntivite batterica, il batterio responsabile
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La congiuntivite può essere causata da batteri, virus, agenti irritanti esterni, da sostanze che provocano allergia e da agenti fisici.
Nel primo caso, si è di fronte a una congiuntivite batterica, che insorge maggiormente negli organismi indeboliti e può interessare all’inizio anche un solo occhio. In breve, il contagio si trasmette anche all’altro, che apparirà ricoperto da una secrezione bianca.È causata dal diplococco pneumoniae, dallo stafilococco e dallo streptococco.
La congiuntivite batterica è molto contagiosa, per questo è importante prestare attenzione agli oggetti che sono stati a contatto con l’occhio. Fondamentale è richiedere al più presto una visita dall’oculista, che potrà effettuare dei prelievi delle secrezioni dell’occhio e identificare il batterio. La terapia è basata su colliri antibatterici a largo spettro, ovvero efficaci su diverse famiglie di batteri. Nei casi più gravi, si prescrive anche una pomata antibiotica, raccomandando di pulire bene gli occhi con cotone e acqua calda.
Le pericolose congiuntiviti causate dai virus
Anche i virus sono responsabili di congiuntiviti molto fastidiose che colpiscono sempre entrambi gli occhi nello stesso momento. I primi sintomi dell’infezione sono: sensazione di fastidio per la luce, gonfiore delle palpebre, piccoli rigonfiamenti biancastri sulla congiuntiva e abbondante secrezione acquosa. Il rischio di contagio è sempre molto alto e si trasmette attraverso le particelle delle secrezioni lacrimali. Non deve essere trascurata perché può causare cicatrici molto pericolose per la vista e può estendersi anche alla cornea.
Per curare la congiuntivite virale si usano colliri e pomate antibiotiche, soprattutto per evitare che insorga anche una congiuntivite batterica. Se l’infezione è causata da herpes, si dovrà ricorrere ai colliri antivirali.
È necessario effettuare controlli anche a distanza di tempo per escludere l’eventuale presenza di complicanze.
Agenti irritanti, attenzione a una serie di prodotti
Quando gli occhi entrano a contatto con agenti irritanti, possono manifestarsi disturbi come difficoltà a sopportare la luce, dolore, lacrimazione abbondante. Bisogna fare attenzione ad alcuni cosmetici, detersivi, colliri, liquidi per le lenti a contatto che possono irritare gli occhi e provocare una congiuntivite irritativa.
Nonostante non sia contagiosa, si consiglia sempre di sottoporsi a visita oculistica per individuare la sostanza irritante. In questi casi, si rivelano utili i colliri antinfiammatori e in alcuni casi cortisonici, da usare per almeno una settimana.
La congiuntivite allergica, come riconoscerla
La congiuntivite più diffusa è quella allergica, che si manifesta principalmente in alcuni periodi dell’anno: primavera e inizio estate. Colpisce entrambi gli occhi e presenta i sintomi tipici delle allergie, come arrossamento, bruciore, prurito, secrezione acquosa. Spesso è associata a difficoltà respiratorie, raffreddore e a volte anche a crisi di asma, ma non è contagiosa.
La causa è da ricercarsi in alcune sostanze che si trovano nell’aria, come i pollini, i peli degli animali, gli acari della polvere. Si cura con colliri antiallergici e colliri antinfiammatori non steroidei, che alleviano il rossore e la lacrimazione, ma non agiscono sulle cause dell’allergia.
Se il problema diventa ricorrente, ci si dovrà rivolgersi a un allergologo, che consiglierà i test da fare per identificare la sostanza che causa l’allergia.
Agenti fisici alla base di alcune congiuntiviti
C’è inoltre una particolare forma denominata “cheratocongiuntivite attinica” causata spesso dalle esposizioni al sole e dalle sedute di lampada abbronzante senza le necessarie protezioni. Colpisce entrambi gli occhi e si manifesta nell’arco di circa otto ore dall’esposizione ai raggi.
Compaiono sintomi come lacrimazione, senso di fastidio o di dolore agli occhi, difficoltà a tenerli aperti e a sopportare la luce. Non è contagiosa e si cura con pomate antibiotiche.
Consigli da seguire per evitare complicanze
Per prevenire i vari tipi di congiuntivite si deve sempre prestare molta attenzione all’igiene. Sono da sconsigliare le cure “fai da te” e se si avvertono dei fastidi bisogna interpellare subito un oculista e instaurare una terapia adeguata.
Mai toccare gli occhi con le mani o scambiare la biancheria come asciugamani, federe, salviette con le persone che ci circondano. Inoltre, i medici consigliano di lavare le mani prima di applicare il collirio o la pomata e di non truccarsi quando gli occhi sono infiammati. Altra precauzione da adottare è quella di eliminare i prodotti usati quando la congiuntivite era sul punto di manifestarsi.