Dubbi, timori, ansie. La vita dei neogenitori non è facile quando si torna a casa con il neonato subito dopo il lieto evento. Le preoccupazioni dei neogenitori si moltiplicano specialmente nei mesi estivi, quando si desidera allontanarsi da casa e trascorrere un periodo di vacanza.
È questo il caso in cui i neonatologi sono interpellati di continuo dai genitori per avere consigli sulla partenza, sui luoghi, sui mezzi da utilizzare. Per trascorrere serenamente i mesi più caldi, giunge in aiuto dei papà e delle mamme la guida in dieci punti della Società Italiana Neonatologia (SIN).
I tempi per la vacanza dei neogenitori e del neonato
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Dopo essere tornati a casa con il neonato, i neogenitori, specialmente nel periodo estivo, chiedono al pediatra/neonatologo quando il loro piccino potrà viaggiare. “Non esiste un’età minima”, si legge nel decalogo della SIN.
“Si consiglia, tuttavia, se possibile, di aspettare la prima decina di giorni di vita. Periodo nel quale alcune condizioni (come l’avvio dell’allattamento, il calo ponderale, la comparsa eventuale di ittero) potrebbero necessitare di un monitoraggio da parte del pediatra”.
Quali luoghi scegliere per il benessere del piccolo
Anche sulla meta della vacanza, i medici asseriscono che non esistono luoghi raccomandati o sconsigliati in maniera assoluta. “Tuttavia, per ogni destinazione, è bene seguire alcuni accorgimenti.”, continua la SIN. “La montagna rappresenta un’ottima scelta per trascorrere un periodo di vacanza con il piccolo. Offre un clima più fresco rispetto alla città o al mare ed è perfetta per le sue prime passeggiate nella natura. È bene evitare altitudini superiori ai 2000/2500 metri. Ed è meglio pianificare di rimanere nella località scelta più giorni per permettere i fisiologici adattamenti richiesti dal cambio di altitudine e di pressione atmosferica”.
Se si trascorrono le vacanze al mare, si deve evitare di uscire nelle ore centrali della giornata, preferire la mattina presto o il tardo pomeriggio. Si sconsiglia di esporre il piccino ai raggi diretti del sole. Ideale la campagna: offre calma, silenzio, ombra e clima temperato, elementi preziosi per tutta la famiglia.
Qual è il mezzo migliore per viaggiare?
Il neonato può viaggiare in auto in condizioni climatiche adeguate. Meglio mettersi in viaggio nelle ore più fresche della giornata e assicurarsi di posizionare sempre l’auto all’ombra nei momenti di sosta. Non abusare dell’aria condizionata e prevedere una sosta ogni due-tre ore e, tuttavia, sempre durante le poppate del piccolo. Il neonato deve essere alloggiato nel suo ovetto o navicella, opportunamente fissati al sedile.
Altra soluzione comoda è il treno, poiché c’è più spazio per muoversi, per passeggiare e per collocare il passeggino o l’ovetto in caso di necessità.
Molti sconsigliano l’aereo. Si ritiene, infatti, che il volo sia stressante per il neonato, a causa delle luci, dei rumori, degli sbalzi di temperatura e di pressione. Anche in questo caso, non esiste una controindicazione assoluta. Durante il volo, fare attenzione agli sbalzi termici e stimolare frequentemente la suzione del piccolo, per evitare che i cambiamenti di pressione provochino dolore all’orecchio.
Quanta acqua deve bere il neonato in viaggio?
“L’allattamento esclusivo materno, o con latte artificiale in assenza di latte materno, soddisfa tutti i bisogni non solo calorici”, ma anche idrici”, dicono gli esperti. Non serve somministrare in aggiunta acqua o altri liquidi. “Nel caso in cui il piccolo sia più irrequieto, è consigliabile proporgli il seno con più frequenza del solito.
La mamma che allatta, invece, deve bere tanta, tantissima acqua. Quando il neonato non riesce ad alimentarsi regolarmente è bene saper riconoscere gli eventuali segnali di disidratazione. Tra questi, scarsa emissione di urine (pannolino spesso asciutto), secchezza delle mucose, avvallamento della fontanella anteriore, irritabilità o sopore, alterazioni della temperatura corporea. In questi casi, è bene che il piccolo venga subito valutato da un pediatra”.
Come proteggere i piccini dai rischi delle vacanze
Il neonato non deve essere mai esposto direttamente ai raggi solari in modo da prevenire scottature ed eritemi. Si sconsiglia anche l’uso eccessivo di creme solari. Solo occasionalmente, possono essere utilizzate sulle zone esposte creme contenenti ossido di zinco, ad alto potere filtrante e non troppo untuose.
Se si vuole utilizzare il climatizzatore, è bene pulire i filtri e mantenere la temperatura costante, mai, però, sotto i 22-23 gradi. Il flusso d’aria non deve essere indirizzato sul bambino e gli ambienti climatizzati devono essere aerati frequentemente. Sono da preferire indumenti chiari di fibre naturali, che lascino scoperti gli arti, un cappellino per proteggere il piccolo da eventuali congiuntiviti da esposizione solare. Una copertina e una giacchetta in cotone possono essere utili nelle ore serali, in cui si avverte più umidità o quando le temperature scendono.
Altri utili consigli per i neogenitori
Sono fondamentali le zanzariere poste su culle, carrozzine e possibilmente anche alle finestre. Sconsigliati, invece, i dispositivi che emanano sostanze chimiche e gli spray repellenti da spruzzare sulla cute. Sì all’utilizzo di prodotti a base di olii naturali come estratti di citronella, eucalipto e geranio.
È necessario portare in vacanza la soluzione fisiologica per i lavaggi nasali e le creme contro gli arrossamenti della pelle. Inoltre, nella programmazione del periodo di vacanza, bisogna ricordare di rispettare il calendario vaccinale previsto.