Le placche pleuriche: vediamo cosa sono, come si creano all’interno dei nostri polmoni e perché sono riconducibili all’amianto tanto da essere riconosciute anche come malattia professionale.
Cosa sono le placche pleuriche?
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Potremmo definirle come delle vere e proprie cicatrici circoscritte della pleura, vale a dire della membrana che riveste per intero i nostri polmoni.
Queste cicatrici si vengono a formare nel corso del tempo, in maniera molto lenta, lungo le coste che si e il diaframma.
Fortunatamente sono ben visibili alla radiografia anche grazie alle calcificazioni che presentano. Per questo ci si trova di fronte a placche pleuriche calcifiche.
La causa di queste formazioni è l’esposizione all’amianto che, con la sua azione infiammatoria, va a crearle una volta giunto nel cavo pleurico, sulle cellule mesoteliali.
In base al grado di esposizione i tempi di latenza possono arrivare addirittura a 40 anni, ovviamente in proporzione all’intensità e alla durata dell’esposizione all’amianto.
In quali casi sono più frequenti queste cicatrici
La presenza di placche pleuriche è riscontrata soprattutto nella popolazione adulta.
Questa insorgenza è il chiaro segnale di una prolungata esposizione all’asbesto nel corso della vita.
A ulteriore conferma di ciò, la maggior frequenza di casi di placche pleuriche è riscontrata negli individui che fino al 1992 sono stati a stretto contatto con questa sostanza cancerogena per motivi ambientali in minima parte, e per motivi lavorativi in massima.
Il 1992, infatti, è l’anno che segna la svolta nell’impiego dell’asbesto nei più disparati ambiti che vanno dall’edilizia al settore nautico comprendendone tanti altri ancora.
Dal 1992 la legislazione ha fatto notevoli passi in avanti con la messa al bando di tutti i materiali composti da amianto.
La strada risulta essere comunque ancora molto lunga poiché alla messa al bando non è seguita l’istantanea dismissione e bonifica dei siti nei quali la sostanza é ancora presente.
I sintomi e come riconoscerle
In alcuni casi totalmente asintomatiche, le placche pleuriche possono dar luogo anche a manifestazioni ben precise quali difficoltà respiratorie e senso di soffocamento nel caso in cui siano numerose o di notevoli dimensioni.
La mancanza di sintomi evidenti rende le placche ancor più pericolose e la diagnosi precoce ancor più importante.
Lo strumento ideale per l’individuazione delle placche pleuriche é una radiografia del torace, strumento in grado di identificare le placche e le loro calcificazioni.
Senza sintomi, il controllo periodico e preventivo dei lavoratori esposti all’asbesto diviene l’unica arma di contrasto alla presenza e alla degenerazione delle placche.
Partendo da questa premessa diviene fondamentale che un lavoratore, esposto ad amianto per motivi professionali, si sottoponga a controlli periodici.
il lavoratore dovrà anche consultare uno pneumologo ed eseguire, almeno una volta l’anno, una radiografia toracica.
Placche e mesotelioma sono la stessa cosa?
Anche se si tratta di patologie strettamente correlate ed entrambe causate da esposizione ad amianto, le placche pleuriche e il mesotelioma non sono da confondere.
Il riscontro di queste cicatrici sulla membrana dei polmoni non implica la contestuale presenza di un tumore.
Per arrivare a tale diagnosi, infatti, saranno necessari una serie di ulteriori esami tra i quali una biopsia.
Sarà possibile stabilire se ci si trovi di fronte a un caso di mesotelioma o meno, Solo a seguito dell’esecuzione di un’incisione nella parete toracica e del prelievo e dell’analisi di un campione di tessuto,
Detto ciò non bisogna dare però per scontato che placche pleuriche, ispessimenti pleurici e pleuriti, pur essendo cosa diversa dal mesotelioma, non abbiano legami con esso.
La natura spiccatamente cancerogena del minerale, la forte componente infiammatoria che innesca nell’organismo e i tempi di latenza molto lunghi contribuiscono alla loro degenerazione.
Per questo motivo la presenza di placche pleuriche, in casi frequenti, può anticipare diagnosi di mesoteliomi o di altri tumori asbesto correlati.
Placche pleuriche e malattia professionale
Come tante altre patologie asbesto correlate, anche questo tipo di insorgenza rientra in quelle che vengono definite malattie professionali.
Anche le placche pleuriche, come altre patologie a carico dei polmoni, sono state inserite dall’Inail all’interno della Lista I di indennizzo.
La prima delle tre liste comprende tutte quelle malattie che si sono originate sul luogo di lavoro.
Le malattie presenti nella I lista danno diritto a un indennizzo semplicemente dimostrando la presenza di sostanze nocive sul luogo di lavoro stesso.
Come procedere alla richiesta di indennizzo Inail
Una volta stabilito che la patologia dalla quale si è affetti è stata causata per la presenza di amianto sul luogo di lavoro, non rimane che procedere con la richiesta di indennizzo.
Il grado invalidante della patologia dovrà essere superiore al 16% per poter ottenere l’indennizzo o la rendita Inail
Inail ma non solo, ci sono i benefici contributivi
Coloro ai quali siano state diagnosticate le placche pleuriche dovute all’esposizione professionale ad asbesto, avranno diritto anche dei benefici contributivi.
Le categorie che potranno accedere a tali benefici sono essenzialmente tre:
- Tutti i soggetti in questione avranno diritto al prepensionamento grazie a una maggiorazione del 50% dovuta al periodo di esposizione professionale.
- I soggetti già in pensione avranno invece diritto a una rivalutazione dei contributi.
- Coloro che nonostante l’accredito dei contributi non avranno comunque matura il diritto pensionistico, potranno avvalersi della pensione d’invalidità amianto (che però non è cumulabile ad altre prestazioni); la prossima scadenza per richiederla è il 31 marzo di ogni anno.
Un ulteriore capitolo: le vittime del dovere
Parlando di vittime di malattie professionali, di riconoscimento patologie asbesto correlate e dei danni che l’amianto è in grado di fare sulla salute, non possiamo tralasciare le Forze dell’Ordine.
Proprio le vittime appartenenti a questo comparto e a quello della sicurezza possono richiedere un ulteriore riconoscimento: quello di Vittime del dovere.
Rientrano in questa tipologia tutti coloro che hanno subito infermità per cause di servizio, come previsto (art.20 L.183/2010).
In questa tipologia Il Ministero dell’Interno fa rientrare anche coloro che abbiano contratto infermità permanentemente invalidanti o alle quali consegua il decesso.
Ciò in occasione o a seguito di missioni di qualunque natura, effettuate dentro e fuori dai confini nazionali e che siano riconosciute dipendenti da causa di servizio per le particolari condizioni ambientali o operative.
In particolare, si è parlato del rischio di esposizione ad agenti cancerogeni dei militari dell’esercito italiano nella quindi puntata dell’ONA TV: “Vittime del dovere“. In questa occasione sono emerse tutte le criticità della violazione del diritto alla salute dei nostri militari.
Placche pleuriche e malattie professionale: l’impegno di Ona
Come per tutte le altre patologie asbesto correlate anche per le placche pleuriche Ona, Osservatorio Nazionale Amianto, mette in campo la sua competenza e assistenza sia in materia legale che medica.
Per tutte le vittime l’Ona mette a disposizione innanzitutto una consulenza gratuita e poi, grazie alla suo presidente, Avvocato Ezio Bonanni, e al suo team legale, tutta l’assistenza necessaria per la tutela delle vittime.