Rete Natura 2000 è uno strumento, ideato dall’Unione Europea, per conservare la biodiversità e gli ecosistemi. Istituita con la Direttiva 92/43/CEE – Habitat, è volta a garantire il mantenimento degli habitat naturali se seminaturali; nonché delle specie di flora e fauna minacciati o rari. La Direttiva in Italia è stata recepita nel 1997 attraverso il Regolamento D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357. Quella di Rete Natura 2000 è una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’UE che è costituita dai Siti di Interesse Comunitario (SIC) identificati dagli Stati Membri.
Uomo e natura da sempre hanno un legame di interconnessione. L’uomo da sempre sfrutta le risorse della natura per evolversi e per svilupparsi. Non sempre con risultati che danno vantaggio per entrambi, anzi, negli ultimi anni abbiamo assistito ad uno sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, tanto che l’umanità e i vari Paesi ogni anno entrano in debito con la Terra.
Sul rapporto tra uomo e natura, ma anche sul rapporto tra ambiente e salute, da sempre pongono l’attenzione le associazioni dell’avv. Ezio Bonanni, Osservatorio Nazionale Amianto e Osservatorio Vittime del Dovere, che lottano per la bonifica dei luoghi contaminati da sostanze nocive per ambiente e salute come l’amianto. Se anche tu vuoi dare il tuo contributo e tutelarti dalle esposizioni, scarica l’App amianto gratuita: ti consentirà di visualizzare la mappa dei siti inquinati e di fare nuove segnalazioni. Per assistenza e per ottenere una consulenza gratuita, chiama il numero verde 800.034.294.
Le aree protette di Rete Natura 2000
Indice dei contenuti
I siti della Rete Natura 2000 sono circa 27mila e la superficie totale coperta, in tutti gli Stati membri, ammonta a 1.150.000 km quadrati (18%). Le coperture nazionali invece variano dal 9% al 38% circa, a seconda della quantità di habitat naturali e seminaturali presenti nei vari Paesi. La differenza è dovuta anche ai diversi approcci per la designazione delle aree nei vari Paesi, alcuni più definiti di altri.
La Rete Natura 2000 comprende due tipi di aree:
- Siti di Importanza Comunitaria
- Zone di Protezione Speciale
Esse sono previste, rispettivamente, dalla direttiva Habitat e dalla Direttiva “Uccelli” e possono avere tra loro diverse relazioni spaziali, quindi essere separate oppure sovrapposte. In Italia, le aree di tipo SIC, ZSC e ZPS coprono circa il 19% del territorio nazionale su terraferma e più del 13% delle zone marine.
Non si tratta di aree protette in maniera rigida, come ad esempio i parchi nazionali, in cui le attività dell’uomo non sono permesse. Infatti anche le aree seminaturali possono far parte della Rete Natura 2000 e possono essere, ad esempio, zone ad agricoltura tradizionale non intensiva, boschi utilizzati, pascoli, e così via). La direttiva Habitat infatti tiene “conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali” (art. 2); tanto che i siti che fanno parte della Rete possono essere anche di proprietà provata, purché ne sia garantita una gestione sostenibile sia sotto il profilo ecologico che economico.
Quali sono gli obiettivi di Rete Natura 2000
Lo scopo principale di Rete Natura 2000 è favorire un approccio diverso all’uso del territorio ed allo sfruttamento delle sue risorse. La logica è quella di uno sviluppo sostenibile e della tutela e conservazione degli ecosistemi.
Questi obiettivi si realizzano anche grazie ad alcune innovazioni, quali:
- approccio di rete: ogni sito è considerato un nodo della rete, interconnesso agli altri; agli Stati membri infatti è richiesto di individuare gli elementi di passaggio per garantire proprio questa connettività;
- regolamentazione flessibile: le realtà locali possono scegliere i piani di gestione delle aree;
- riconoscimento dellle attività umane nella produzione di biodiversità: alcune pratiche tradizionali delle comunità locali sono considerate un elemento importante della gestione conservativa.
Come avviene la selezione dei siti della Rete?
I siti candidati a far parte della Rete Natura 2000 sono selezionati e designati dagli Stati membri, in base a criteri scientifici e con l’intento di garantire la sopravvivenza a lungo termine di specie e habitat.
Successivamente alla proposta, l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) e la Commissione europea analizzano e valutano il tutto, per poi dare disposizione sull’aggiornamento degli elenchi.
Sono vari gli ecosistemi compresi: terrestri, d’acqua dolce e marina. I più abbondanti sono gli ecosistemi forestali (50% della superficie della rete) e gli ecosistemi agricoli come pascoli e altre zone agricole (circa il 40%). Invece solo il 6% dell’area marina dell’UE è inclusa nella Rete Natura 2000. Per restare sempre aggiornati sulle zone coperte, è interessante visualizzare la mappa dei siti di Natura 2000.
Ambiente e salute, consulenza gratuita
Ambiente e salute sono strettamente correlati. Quando ci sono problemi ambientali come l’inquinamento, si verificano puntualmente anche problemi di salute. Spesso possono verificarsi anche a distanza di decenni. Come ad esempio nel caso delle contaminazioni da amianto: la vicinanza alle fibre di asbesto, che possono essere anche per cause lavorative, può provocare anche a distanza di decenni gravissime malattie come il mesotelioma, il tumore ai polmoni e l’asbestosi. Nonostante l’amianto sia vietato in Italia dal 1992, continuano ad essere molti i danni in tema di salute, come dimostra il “Libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022” dell’avv. Bonanni.
Se sei una vittima di amianto o di altre sostanze nocive, e vuoi conoscere i tuoi diritti e tutele in merito, contatta il numero verde 800.034.294 oppure compila il form per essere richiamato. Otterrai una consulenza gratuita scritta e riceverai tutte le informazioni che servono a te e ai tuoi familiari.