I carabinieri del Nas sono stati formatori all’estero per il personale di cinque Paesi, per il riconoscimento dei farmaci contraffatti. A seguire le lezioni dei militari italiani, 30 unità di personale di Forze di polizia, Dogane e Autorità giudiziarie di 5 Paesi membri del Partenariato Orientale dell’Unione Europea; si tratta di Armenia, Azerbaijan, Georgia, Moldova e Ucraina. Il training è stato condotto in collaborazione con l’Agenzia europea di formazione delle Forze di Polizia – CEPOL (European Union Agency for Law Enforcement Training), dal 20 al 24 febbraio scorso. La formazione era per il contrasto al crimine farmaceutico ed alla contraffazione dei medicinali.
“I Carabinieri NAS – si legge in una nota – hanno supportato CEPOL nella definizione dei contenuti dell’evento addestrativo prevedendo specifici interventi tecnico-professionali sul modello di contrasto adottato a livello nazionale e transnazionale, procedure investigative e casi esperienziali condotti dalla Specialità e dalle altre Autorità nazionali, anche con simulazioni on site presso la sede del Comando NAS e presso l’area doganale dell’aeroporto di Roma-Ciampino. L’iniziativa trova riferimento nell’ambito di un più ampio progetto operativo europeo nel quale la Specialità dell’Arma è Action Leader nell’azione di contrasto della distribuzione illegale di medicinali e sostanze dopanti“.
Farmaci contraffatti, un pericolo per la salute pubblica
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Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) i farmaci contraffatti possono essere sia specialità medicinali che generiche, recanti false indicazioni riguardo alla propria origine e/o identità. La falsificazione può riguardare ogni aspetto del farmaco, che può essere infatti:
- una perfetta imitazione dell’originale, con lo stesso principio attivo nella quantità indicata nell’etichetta ed identica confezione;
- una imitazione dell’originale, ma con una quantità diversa di principio attivo rispetto a quanto dichiarato; oppure non ne contiene affatto, ne contiene altri non dichiarati o sostanze tossiche;
- un medicinale originale ma con una confezione falsificata, ad esempio nella data di scadenza o nel numero di lotto.
In qualsiasi caso, i farmaci contraffatti possono rappresentare un pericolo per la salute pubblica; la loro qualità e sicurezza, infatti, non rispondono alle Norme di Buona Fabbricazione. Il pericolo può arrivare anche da una cattiva conservazione dei prodotti – a temperatura o umidità non idonee – o dal loro stesso confezionamento, inidoneo ad una buona conservazione.
Anche gli eccipienti possono risultare dannosi. Si tratta infatti sostanze prive di effetti terapeutici, ma presenti nei medicinali allo scopo di influire sulla velocità di rilascio del principio attivo nell’organismo o sulla sua stabilità; nei farmaci contraffatti possono essere non idonei, se non addirittura tossici.
Farmaci falsi: problema per salute, ambiente ed economia
Secondo i dati contenuti in OCSE/EUIPO (2020), Commercio di prodotti farmaceutici contraffatti , Commercio illecito, Pubblicazioni OCSE, Parigi, il commercio di prodotti falsi nel 2016 ammontava al 3,3% del commercio mondiale, con tendenza in aumento. Secondo lo studio OCSE/EUIPO del 2019, il valore del commercio globale di prodotti farmaceutici contraffatti nel 2016 era di circa 4,4 miliardi di dollari. Un valore che rappresenta lo 0,84% delle importazioni mondiali totali dei prodotti farmaceutici.
L’impatto dei farmaci contraffatti si può stimare sia dal punto di vista medico che da quello economico. Per quanto riguarda il primo: fino a 169mila bambini ogni anno che possono morire di polmonite curata con medicine false; oppure 116mila morti a causa di un falso antimalarico.
Relativamente al danno economico:
- circa 80mila posti di lavoro nel settore farmaceutico dell’UE e in altri settori che vendono beni e servizi ad esso;
- costi per il trattamento di pazienti che hanno subìto danni alla salute;
- mancati introiti per i governi, circa 1,7 miliardi di euro.
C’è anche un danno ambientale, causato da pratiche inquinanti in un contesto non regolamentato che può includere, potenzialmente, l’impiego di sostanze chimiche tossiche.
Per i pazienti: come difendersi dai farmaci contraffatti?
La falsificazione dei farmaci è purtroppo ancora molto diffusa nel mondo, ed il rischio maggiore riguarda gli acquisti online.
Per difendersi dalle frodi, il Ministero della Salute ha messo a disposizione degli utenti la possibilità di controllare l’elenco delle farmacie ed esercizi commerciali autorizzati alla vendita on line di medicinali senza obbligo di prescrizione. L’Ema ha stilato un elenco europeo, con tutti i siti di riferimento, Paese per Paese.