L’Italia conosce molto bene la realtà derivante dai terremoti. Molti territori hanno reagito bene in seguito alle forti scosse che si sono verificate negli anni scorsi, altri invece devono ancora riprendersi del tutto.
I terremoti più importanti degli ultimi anni hanno visto coinvolta la città de L’Aquila in Abruzzo nel 2009; negli anni prima le regioni del Molise (2002), Umbria e Marche (1997), con la devastazione della città di Assisi; nel 2012 l’Emilia Romagna poi ancora nel 2016 le regioni del Centro Italia con la distruzione di Amatrice (Rieti) e la lunga sequenza di assestamenti successivi che ha coinvolto il nord del Lazio, le Marche e l’Umbria.
Terremoti in Italia, il bilancio dell’INGV
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Nel 2022 i terremoti in Italia sono stati 16.302: una media di 44 terremoti al giorno e quasi un terremoto ogni mezz’ora. “I terremoti più forti sono stati localizzati al di fuori del territorio italiano o in mare lungo le coste, analogamente a quanto accaduto anche nel 2021” – si legge in una nota dell’INGV.
“Al largo della Costa Marchigiana Pesarese è avvenuta la più importante sequenza sismica del 2022, iniziata la mattina del 9 novembre con due terremoti di magnitudo 5.5 e 5.2 avvenuti a circa un minuto di distanza tra loro, risentiti in un’area molto vasta dell’Italia centro settentrionale.
Il numero totale di terremoti localizzati in Italia nel 2022 è di poco superiore a quello del 2021 e si mantiene stabile intorno ai 16 mila terremoti dal 2019, in calo rispetto agli anni 2016, 2017 e 2018 caratterizzati dalla sequenza sismica in Italia centrale, (Amatrice-Norcia-Visso) iniziata il 24 agosto 2016. Il contributo di questa sequenza in termini di numero di eventi è comunque importante anche nel 2022, rappresentando circa il 30% del totale della sismicità registrata in Italia“.
In Italia terremoti brevi e con magnitudo bassa
Le sequenze sismiche registrate in Italia nel corso del 2022 sono state in genere di breve durata e con valori di magnitudo bassa, se si escludono la sequenza del Mar Adriatico, che è stata superiore a 5.
Due eventi, infatti si sono registrati la mattina del 9 novembre scorso, con magnitudo 5.5 e 5.2, al largo della costa marchigiana. Un’area molto vasta dell’Italia centro settentrionale li ha avvertiti, in particolare lungo la costa Adriatica, con lievi danni tra Pesaro e Ancona. A fine 2022 il numero complessivo delle scosse della sequenza è salito a 740, di cui 3 con magnitudo compresa tra 4.0 e 4.2.
Il Paese Italia è pronto alle emergenze?
Il nostro Paese, secondo uno studio recente, non è pronto alla gestione di rischi ed emergenze. A portarlo avanti è stata la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con il professor Andrea de Guttry nel progetto di ricerca “Cbrn-Italy”; tale progetto analizza il “rischio di terrorismo con agenti chimici, biologici, radio-nucleari, il verificarsi di incidenti industriali o di eventi naturali che portino al loro rilascio; e, infine, l’utilizzo di armi chimiche, biologiche radio-nucleare”.
Secondo i ricercatori, in Italia i rischi più sottovalutati sono quelli relativi al terrorismo. Il nostro Paese dovrebbe aggiornare quanto prima il proprio Piano di difesa contro il terrorismo.
Terremoto Turchia e Siria, mille volte più forte di Amatrice
In queste ore il mondo è sconvolto dal dramma che si è verificato la scorsa notte tra la Turchia e la Siria. Finora circa 5.000 i morti registrati (agg. ore 9.00 del 7/2/23), oltre mille in più rispetto a questa mattina, ed altre migliaia i feriti.
La causa, la scossa delle 2.17 ora locale della notte scorsa, che ha devastato un’ampia area tra i due Paesi. Una seconda forte scossa si è poi verificata anche in mattinata, con 7.5 di magnitudo. Circa 120 le scosse di assestamento rilevate dalla notte scorsa.
L’Ingv ha stimato che la scossa di terremoto avvenuta tra la Turchia e la Siria sia stata 1.000 volte più forte rispetto a quella di Amatrice. Le scosse sono state avvertite fino in Groenlandia. Lo riporta l’istituto geologico danese.
La protezione civile siriana White Helmets (Caschi Bianchi) ha chiesto alle organizzazioni umanitarie internazionali di fare presto; questa mattina ha dichiarato lo stato di emergenza nel nord-est del Paese.