L’autismo è un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo caratterizzati da deficit persistente nella comunicazione e nell’interazione sociale. Le cause dei disturbi dello spettro autistico (dall’inglese Autism Spectrum Disorders, ASD) sono molto complesse e ancora oggi non chiare.
La letteratura recente è concorde nell’indicare una base genetica e/o l’associazione di fattori ambientali di vario tipo. Tra questi, anche infezioni contratte dalla madre in gravidanza e lo status immunologico materno-fetale. Sono da considerare altresì l’esposizione a farmaci o agenti tossici in gravidanza e l’età avanzata dei genitori al momento del concepimento.
In occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo, che si celebra il 2 aprile, si ribadisce l’importanza della diagnosi e del trattamento precoce.
La SINPIA, Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, raccomanda di costruire interventi abilitativi personalizzati per ogni bambino e ogni famiglia che se ne prende cura.
Autismo, individuare i segni per fare diagnosi precoci
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In Italia, il disturbo dello spettro autistico è più frequente nei maschi rispetto alle femmine, con un rapporto che varia tra 4:1 e 5:1.
Attualmente, si stima che 1 bambino su 77 presenti un disturbo dello spettro autistico e che i maschi siano colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine. (Dati Osservatorio Nazionale Autismo – Istituto Superiore di Sanità).
«L’individuazione dei segni di rischio, la diagnosi precoce e l’intervento tempestivo sono azioni strategiche. Ciò per il miglioramento della prognosi e della qualità della vita dei bambini con ASD e dei loro caregiver». Così Elisa Fazzi, Presidente SINPIA e Direttore della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Spedali Civili e Università di Brescia. «La presa in carico dei soggetti a rischio e con ASD e delle loro famiglie è indispensabile fin dall’avvio del percorso di valutazione e necessita di adattamenti fluidi e personalizzati».
Si spera nella nascita di un modello di assistenza integrata
Negli ultimi anni, è stato registrato un sensibile incremento dei disturbi dello spettro autistico a livello mondiale. Incremento marcato al punto di poter parlare di una sorta di “epidemia di autismo”. Sono attualmente attivi solo pochi registri di Disturbi dello Spettro Autistico nel mondo. Ed esistono solo un numero limitato di studi epidemiologici che possono essere utilizzati per una buona valutazione e una pianificazione appropriata.
«I disturbi dello spettro autistico comportano un elevato carico sanitario, sociale ed economico – afferma Massimo Molteni, membro SINPIA – trattandosi di disturbi ad elevata complessità. Questi, nella maggior parte dei casi, accompagnano l’individuo per tutta la durata della vita. Oltre alla necessità di risorse adeguate, serve un paradigma differente nella organizzazione dei servizi sanitari. Si deve mettere al centro la “rete” dei servizi che si deve occupare di dare continuità ai bisogni di queste persone. Si spera nasca un modello di assistenza integrata che superi le distinzioni tuttora presenti tra ambito ospedaliero e territoriale, sanitario e socio-sanitario».
NIDA, la rete di coordinamento dei servizi territoriali
In Italia, attraverso il Fondo Nazionale Autismo, è stata implementata una rete specifica di coordinamento dei servizi territoriali, il Network NIDA. Lo scopo è quello di promuovere la diagnosi precoce dei Disturbi del Neurosviluppo supportata dalla creazione di modelli operativi per il riconoscimento precoce. E anche per la presa in carico tempestiva e individualizzata in contesti clinici che prevedono il monitoraggio delle popolazioni pediatriche a basso e alto rischio.
Il Network NIDA, presente in tutto il territorio nazionale, è costituito dalla rete dei servizi educativi della prima infanzia, dei pediatri di famiglia, delle neonatologie. Ma anche dalle terapie intensive neonatali che hanno come riferimento finale e specialistico le Unità Operative di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza.
Sono stati, pertanto, istituiti centri Pivot NIDA regionali e provinciali come poli collettori per le attività di coordinamento locale per la formazione dei professionisti.
Risorse per l’autismo, presenti disomogeneità regionali
Gli interventi terapeutici abilitativi e riabilitativi per i bambini e gli adolescenti con ASD variano in base alle procedure operative e ai contesti di attuazione.
«Le persone con lo spettro autistico presentano spesso diverse comorbilità e co-occorrenze neurologiche e psichiatriche di cui è fondamentale tenere conto per la presa in carico».è quanto afferma Antonella Costantino, Past President SINPIA. «La diagnosi precoce, l’intervento riabilitativo, il sostegno alle famiglie, la formazione degli operatori sanitari e degli educatori sono azioni da implementare. Ciò per favorire l’integrazione e il miglioramento della qualità della vita delle persone con ASD. Purtroppo, ad oggi sono ancora presenti disomogeneità regionali, per la grande differenza di risorse di partenza dei servizi di NPIA».