Da diciotto anni, i sistemi di sorveglianza PASSI e PASSI d’Argento, nati su iniziativa del Ministero della Salute, effettuano un’analisi dei fattori di rischio comportamentale, della prevenzione delle malattie croniche e della promozione del benessere. Obiettivo: offrire una visione chiara delle dinamiche di salute nel nostro Paese.
Un modello di sorveglianza a livello nazionale: PASSI e PASSI d’Argento
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PASSI, dedicato alla popolazione adulta, e PASSI d’Argento, rivolto agli over 65, sono stati concepiti nel 2004 su mandato del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
I sistemi, ispirati al modello del Behavioural Risk Factor Surveillance System (BRFSS), già utilizzato con successo negli Stati Uniti e in Australia, si fondano su indagini campionarie condotte a livello nazionale e regionale. Il loro scopo è monitorare i fattori di rischio comportamentale e valutare come le abitudini quotidiane influenzino la salute della popolazione.
Il BRFSS è stato sviluppato per raccogliere dati su comportamenti che incidono sulla salute, come il consumo di alcol, il fumo, l’attività fisica e le scelte alimentari. Oltre a questo, si concentra su aspetti chiave come l’accesso ai servizi sanitari e la gestione delle malattie croniche.
Attraverso interviste telefoniche e strumenti digitali, questi sistemi consentono di creare un quadro dinamico della salute pubblica, aggiornato regolarmente per individuare tendenze e nuove emergenze.
La struttura flessibile di questi sistemi offre vantaggi significativi.
Un altro aspetto cruciale è la capacità di fornire informazioni strategiche per la pianificazione e l’implementazione del Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) e dei Piani Regionali della Prevenzione (PRP). I dati raccolti permettono di progettare interventi mirati, adattati alle esigenze specifiche delle diverse aree geografiche e dei gruppi demografici. Ad esempio, se un’indagine mostra più comportamenti sedentari in una regione, le autorità possono agire. Possono avviare campagne di sensibilizzazione o promuovere l’attività fisicaMa veniamo al progetto PASSI e PASSI d’Argento.
Diciotto anni di analisi
I dati raccolti in 18 anni con il progetto “Passi e Passi d’Argento” offrono un quadro dettagliato sulla salute degli italiani. Mostrano progressi significativi ma anche criticità ancora presenti.. Il quadro che emerge riflette una realtà complessa, in cui il miglioramento di alcuni indicatori coesiste con problemi che richiedono interventi mirati e strutturali.
Disuguaglianze sociali: una barriera ancora forte
Le disuguaglianze sociali continuano a rappresentare un fattore determinante per la salute in Italia. Il divario geografico tra Nord e Sud rimane stabile e profondo, con differenze significative nell’accesso ai servizi sanitari, nelle abitudini alimentari e nei comportamenti legati alla prevenzione.
Questa disparità non riguarda solo le risorse sanitarie disponibili, ma si estende anche a fattori culturali, educativi ed economici che influenzano le scelte di salute degli individui.
Per esempio, le regioni meridionali registrano tassi più alti di malattie croniche prevenibili e un minore ricorso a screening diagnostici, segnalando un’urgenza di politiche mirate a colmare questo divario.
Sedentarietà ed eccesso ponderale: un problema che non si arresta
L’inattività fisica e il sovrappeso rappresentano una delle principali sfide per la salute pubblica italiana. Durante la pandemia di COVID-19 si è registrato un miglioramento temporaneo, forse legato a una maggiore attenzione al benessere fisico. Tuttavia, i dati mostrano un ritorno ai livelli pre-pandemia. L’aumento di persone in sovrappeso o obese accresce il rischio di malattie croniche come diabete e disturbi cardiovascolari. Questo sottolinea l’importanza di politiche che promuovano stili di vita sani. Investimenti in infrastrutture per l’attività fisica e programmi educativi nelle scuole potrebbero contribuire a invertire questa tendenza.
Consumo di alcol: una ripresa preoccupante
Il consumo di alcol a rischio, che aveva registrato una significativa diminuzione durante i lockdown del 2020, ha ripreso a crescere rapidamente, superando i livelli pre-pandemia. Questo fenomeno sembra essere legato alla ripresa delle attività sociali e al radicamento di modelli culturali che normalizzano il consumo eccessivo di alcol. L’aumento è particolarmente evidente tra i giovani e gli adulti in età lavorativa, segnalando la necessità di interventi educativi e di regolamentazioni più stringenti, come il controllo sulla vendita e la pubblicità delle bevande alcoliche.
Fumo e nuove dipendenze: un panorama in evoluzione
Il consumo di sigarette tradizionali ha subito una notevole diminuzione negli ultimi quindici anni, passando dal 30% al 24%. Tuttavia, l’introduzione di nuovi prodotti del tabacco, come le sigarette elettroniche e i dispositivi per il tabacco riscaldato, ha rallentato questo trend positivo. Oggi, il 27% degli italiani utilizza prodotti legati al tabacco, una percentuale che non è cambiata negli ultimi dieci anni. Questi nuovi dispositivi, spesso percepiti come meno dannosi, attirano non solo ex fumatori, ma anche persone che non avevano mai utilizzato tabacco tradizionale. Questo fenomeno solleva preoccupazioni sulla dipendenza e sulla mancanza di regolamentazioni adeguate.
Futuro della prevenzione
In questo contesto, i sistemi di sorveglianza PASSI e PASSI d’Argento hanno assunto un ruolo cruciale. Con il riconoscimento normativo ufficiale sancito dal DPCM del 3 marzo 2017, questi strumenti sono stati integrati nella pianificazione sanitaria nazionale, contribuendo al monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e al Nuovo Sistema di Garanzia per l’assistenza sanitaria.
Un solido quadro normativo consente di monitorare la salute della popolazione, identificare le priorità e rendere le politiche pubbliche più efficaci.
I dati raccolti, tuttavia, sottolineano la necessità di interventi mirati e di una strategia integrata. È fondamentale promuovere stili di vita sani, incentivando una maggiore consapevolezza sull’importanza dell’attività fisica regolare e di un’alimentazione equilibrata.
È fondamentale altresì rafforzare gli sforzi contro il consumo di tabacco, sia nelle forme tradizionali sia nei nuovi prodotti, come sigarette elettroniche e dispositivi a tabacco riscaldato.
La diffusione di queste alternative, spesso percepite erroneamente come meno dannose, rappresenta infatti una sfida complessa per la prevenzione.
Un altro aspetto nevralgico è l’educazione sui rischi delle dipendenze, sia tradizionali come l’alcol, sia nuove. Campagne di sensibilizzazione, politiche restrittive e programmi educativi possono ridurre l’impatto negativo di queste abitudini sulla salute pubblica.