IL MEDMAL REPORT 2025 FOTOGRAFA SEDICI ANNI DI ERRORI, RISCHI E RICHIESTE DI RISARCIMENTO NELLA SANITÀ ITALIANA. I SINISTRI DIMINUISCONO, MA IL LORO COSTO MEDIO CONTINUA A CRESCERE. CHIRURGIA, DIAGNOSI, TERAPIA E INFEZIONI OSPEDALIERE RESTANO LE AREE PIÙ CRITICHE.
La fotografia scattata dal nuovo MedMal Report 2025, realizzato da Marsh, restituisce un panorama complesso in cui la sanità italiana alterna segnali incoraggianti e criticità persistenti. La riduzione dei sinistri, pur significativa, convive infatti con un aumento del loro costo medio e con aree di rischio che continuano a richiedere interventi mirati, dalla sicurezza del paziente alla tutela degli operatori. Il report, diventato negli anni uno strumento essenziale per strutture pubbliche e private, analizza come si formano gli errori, quali conseguenze generano e come le organizzazioni sanitarie possono gestirne l’impatto economico.
Tra il 2007 e il 2024 sono state analizzate quasi 32mila richieste di risarcimento, più di 23mila delle quali studiate nel dettaglio. Il campione abbraccia 84 strutture di dodici regioni, tra ospedali di primo livello, centri di secondo livello e aziende ospedaliere universitarie. Ne emerge una mappa ampia, quasi corale, che racconta come eventi avversi, criticità organizzative e danni accidentali continuino a incidere sul sistema.
Sinistri in calo, costi in aumento: una dinamica che cambia le priorità
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Il trend generale mostra un calo del numero medio di sinistri per struttura, oggi pari a 21 richieste l’anno, con una riduzione del 7% rispetto alla precedente edizione del report. Questo miglioramento, seppur graduale, riflette l’impegno crescente delle strutture nel rafforzare i protocolli di sicurezza e nel monitorare gli eventi avversi.
L’altra faccia della medaglia riguarda però i costi. Il costo medio per sinistro continua a salire, contribuendo a un impatto economico complessivo che supera 1,35 miliardi di euro nel periodo 2014–2024. Le ragioni sono molteplici: la maggiore complessità clinica dei casi, l’aumento del valore economico riconosciuto alle tecnologie diagnostiche e terapeutiche coinvolte e una giurisprudenza sempre più attenta ai diritti del paziente.
I tempi di gestione restano stabili: 2,4 anni per l’apertura delle pratiche e 2,8 anni per la chiusura, una costanza che conferma la necessità di strumenti più agili e processi più uniformi, anche nei rapporti tra strutture, assicurazioni e tribunali.
Gli errori più frequenti: chirurgia, diagnosi e terapia restano le aree più fragili
Il report mostra una distribuzione degli errori che muta lentamente nel tempo. La chirurgia resta la principale causa di risarcimento, con il 31,5% dei sinistri. Seguono gli errori diagnostici, pari al 22,3%, e quelli terapeutici, che rappresentano quasi il 10% dei casi. A queste categorie si aggiungono le infezioni ospedaliere e le cadute accidentali, entrambe attorno al 7%.
Le infezioni correlate all’assistenza (Ica) occupano un posto sempre più rilevante. Sono spesso prevenibili e colpiscono in modo particolare le unità chirurgiche, dove la vulnerabilità del paziente è maggiore. Nonostante il progresso delle tecniche sterili e dei protocolli di controllo, le Ica rimangono un nodo irrisolto, capace di generare conseguenze cliniche importanti e costi elevati.
Le principali cause di risarcimento nel MedMal 2025
| Area di rischio | Percentuale sul totale sinistri | Considerazioni principali |
|---|---|---|
| Errori chirurgici | 31,5% | Area storicamente critica, spesso con danni permanenti |
| Errori diagnostici | 22,3% | Ritardi e mancati riconoscimenti incidono pesantemente |
| Errori terapeutici | 9,9% | Dosaggi, scelte farmacologiche, monitoraggio |
| Infezioni correlate all’assistenza | 7% | Gran parte prevenibile, costi elevati |
| Cadute accidentali | 7% | Spesso legate a organizzazione e sorveglianza |
Focus 2025: infezioni, rischio lavoratore e Fondo Rischi
L’edizione di quest’anno approfondisce tre aree strategiche.
1. Le infezioni correlate all’assistenza (Ica)
Rappresentano il 7% delle richieste e il 10% dei costi totali. Colpiscono soprattutto i reparti chirurgici e continuano a richiedere protocolli più rigorosi, screening tempestivi, formazione continua e monitoraggio costante.
2. Il rischio lavoratore
La sicurezza non riguarda solo i pazienti. Le aggressioni – verbali o fisiche – sono oggi l’evento più frequente tra quelli denunciati dal personale. Infermieri e operatori sanitari, in particolare donne, risultano i più esposti. Lo stress lavoro-correlato emerge come un indicatore da non sottovalutare, perché incide sulla qualità dell’assistenza e sull’intera organizzazione.
3. Il Fondo Rischi introdotto dal DM 232/2023
Il decreto attuativo della legge Gelli-Bianco impone alle strutture di costituire riserve economiche dedicate alla copertura dei rischi potenziali. Una misura che richiede criteri stringenti, certificazioni legali e professionalità tecniche spesso non presenti internamente. Per questo, come spiega Fabrizio Cascioli, ci si attende un aumento della domanda di supporto specialistico.
Medmal 2025: perché questi dati sono cruciali
Secondo Marco Araldi, amministratore delegato di Marsh Italia, il MedMal è diventato “uno strumento di supporto ai processi decisionali”, capace di offrire non solo dati sulle richieste di risarcimento, ma anche una comprensione profonda dei meccanismi che le generano. L’obiettivo è migliorare la sicurezza del paziente, tutelare i professionisti e permettere alle strutture di gestire in modo sostenibile il rischio economico.
Maria Trovato, Healthcare Practice Leader, sottolinea invece la rilevanza delle Ica e delle aggressioni al personale. Due fenomeni in aumento che richiedono strategie specifiche, dalla progettazione degli ambienti alla formazione, fino al potenziamento dei servizi di supporto psicologico.
Medmal: cause, trend e miglioramenti
Il MedMal Report non è solo un archivio di errori, ma una piattaforma che permette di anticipare problemi e orientare interventi. Ogni dato rappresenta un’occasione di apprendimento. Ogni sinistro racconta un percorso che può essere migliorato. L’analisi delle cause, la lettura dei trend e l’osservazione degli effetti economici diventano strumenti essenziali per costruire un sistema sanitario più sicuro e capace di gestire consapevolmente il rischio clinico.
Il futuro si gioca nella capacità di combinare innovazione, formazione, responsabilità gestionale e protezione legale. Ridurre i sinistri non basta: serve ridurne la gravità, contenerne il costo e proteggere allo stesso tempo pazienti, professionisti e strutture.
FAQ – DOMANDE FREQUENTI SUL MEDMAL 2025
Perché i sinistri diminuiscono ma il loro costo aumenta?
Perché i casi residui sono spesso più complessi e perché i risarcimenti tengono conto di tecnologie avanzate e di danni permanenti più articolati.
Quali sono gli errori più frequenti in sanità?
Chirurgia, diagnosi e terapia restano le aree più critiche, seguite da infezioni ospedaliere e cadute.
Perché le infezioni correlate all’assistenza sono così rilevanti?
Perché molte sono prevenibili, ma continuano a generare conseguenze importanti e costi elevati.
Il Fondo Rischi cambierà la gestione della responsabilità sanitaria?
Sì. Impone criteri più rigorosi e richiede competenze tecniche specifiche per garantire sostenibilità economica e trasparenza.
Come può essere utilizzato il MedMal dalle strutture?
Come strumento di analisi, prevenzione e pianificazione strategica, utile per ridurre gli errori e migliorare la qualità delle cure.
