Il mesotelioma è un tumore gravissimo che colpisce le persone esposte all’amianto e che inevitabilmente ha conseguenze psicologiche sulle vittime e sui loro familiari. Per saperne di più anche sulle conseguenze fisiche e comprendere il senso delle opzioni di trattamento del mesotelioma, consulta la nostra guida completa al mesotelioma: sintomi, trattamenti e assistenza sono gli aspetti spiegati in parole comprensibili a chiunque.
Molto spesso la diagnosi per questa patologia è tardiva e la prognosi infausta. Si tratta di fattori che vanno ad aggiungersi alla gravità stessa del tumore ed al percorso tortuoso che si deve effettuare per la cura. Tutto questo si traduce in uno scossone psicologico che è necessario affrontare con i giusti strumenti e con persone qualificate.
Come si sottolinea nel working paper dal titolo “L’impatto psicologico dell’amianto, killer invisibile del corpo e della mente“, “il ruolo della psicologia clinica in ambito oncologico è di fondamentale importanza sia per il paziente sia per i suoi familiari“.
L’Osservatorio Vittime del Dovere e l’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto, presieduti dall’avv. Ezio Bonanni, offrono assistenza ai malati di mesotelioma e di altre patologie asbesto correlate; nonché ai loro familiari, da ogni punto di vista, anche medico e legale. Contatta il numero verde 800.034.294, scrivi su whatsapp o compila il form per ottenere maggiori informazioni ed ottenere una consulenza gratuita.
Paura e angoscia per le vittime di mesotelioma
Indice dei contenuti
Sono l’angoscia e la paura i sentimenti più ricorrenti tra le vittime di mesotelioma; insieme al senso di impotenza e alla sensazione di non poter essere aiutati in alcun modo.
La psicologia clinica oncologica può aiutare questi pazienti e i loro familiari ad elaborare questi sentimenti e a canalizzarli nella maniera corretta. Con il giusto tatto e il rispetto dovuto ad una condizione che, da qualsiasi punto di vista la si guardi, è comunque tragica. La psicologia clinica infatti “può favorire l’elaborazione della sofferenza e della rabbia connesse alla diagnosi di malattia oncologica o al dover prendersi cura in modo continuativo di un proprio caro cui è stata posta una diagnosi infausta. L’intervento psicologico permette, inoltre, di dare nome e significato alla paura connessa all’esposizione ad amianto: un killer silenzioso e invisibile, che rischia altrimenti di restare impensabile e impensato“. Lo riporta il citato working paper (n. 04/206) dell’Azienda Ospedaliera Nazionale “SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo” di Alessandria.
Conseguenze psicologiche mesotelioma: protocollo di Torino
Le conseguenze psicologiche del mesotelioma maligno sono soprattutto per i pazienti; ma non sono esenti nemmeno i familiari che sono di solito i diretti caregiver delle persone ammalate. Una valutazione psicologica è sempre dunque consigliata per tutti i coivolti nella malattia.
L’individuazione di un protocollo specifico per le vittime di mesotelioma è anche oggetto di studio: se ne occupa un gruppo di ricercatori di Torino, che ha avviato una sperimentazione con una psicoterapia di gruppo online sulla piattaforma Psycare.
“L’aspetto gruppale – hanno spiegato i ricercatori – si è rivelato uno strumento importante per il supporto psicologico“. Il gruppo infatti è utile come supporto, per momenti di condivisione e scambio di opinioni; nonché per adottare strategie di coping che possano portare una qualità della vita maggiore per pazienti, caregivers e nei soggetti esposti all’amianto.
Casale Monferrato sotto la lente di ingrandimento
Nell’indagine che ha portato all’avvio del protocollo, gli studiosi sono partiti dalle aree ad alta esposizione lavorativa oppure ambientale all’amianto: Casale Monferrato. Qui il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino ha somministrato un questionario rivolto a malati e caregiver e poi ha analizzato le risposte. La conclusione è stata che è fondamentale per tutti i coinvolti affrontare le conseguenze psicologiche di un mesotelioma. Intervenire sul gruppo, inoltre permette di elaborare “i vissuti legati alla diagnosi e di attuare strategie idonee a fronteggiare il trauma della malattia, portando a un miglioramento della qualità di vita percepita“.
Perché iniziare da Casale Monferrato? In questa cittadina del provincia di Alessandria erano presenti i poli di produzione del cemento amianto; quindi – hanno sottolineato i ricercatori – “il tasso di incidenza del mesotelioma può arrivare a essere oltre dieci volte superiore rispetto a quello osservato su scala nazionale”.
L’impatto psicologico del mesotelioma su vittime e familiari
Il mesotelioma è una patologia gravissima ed ha inevitabili conseguenze psicologiche su chi si trova, suo malgrado, a dover convivere con essa. Parliamo sia di pazienti che di caregiver.
Nel corso dello studio è stata posta particolare attenzione agli aspetti di personalità dei partecipanti, a manifestazioni di ansia e depressione, ad aspetti socio-relazionali e di condotta, al presentarsi di PTSD – disturbo post-traumatico da stress, alla qualità della vita ed alle strategie di coping con cui è affrontata la malattia. Un aspetto valutato soprattutto sui caregivers, è stato l’impatto sulla qualità della loro vita e sul carico assistenziale. Il lavoro di rete con le istituzioni territoriali, con il reparto di oncologia e con le associazioni delle vittime di amianto ha permesso una presa in carico olistica dei pazienti e delle loro famiglie.
Il questionario del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino, a cura di Antonella Granieri, Fanny Guglielmucci e Michela Bonafede, è stato somministrato ad un campione di 289 persone – 149 pazienti e 140 caregiver – appartenenti a varie regioni italiane: Piemonte 73,1% dei pazienti (109) e il 76,4% dei caregiver (107); a seguire Lombardia con 10 malati e 13 caregiver, Lazio con 9 pazienti e 5 caregiver, Toscana con 21 ammalati e 5 caregiver.
Il mesotelioma maligno come evento traumatico
Il mesotelioma maligno (MM) è un evento traumatico, in grado di determinare una profonda alterazione dell’equilibrio psicologico e corporeo.
Ad influenzare le conseguenze psicologiche del mesotelioma sono tutte le variabili legate alla malattia: l’epoca della prognosi che spesso è tardiva ed avviene ad età avanzata; l’efficacia delle terapie, scarsa nella maggior parte dei casi; l’eziologia professionale della malattia; la qualità della vita (scarsa) dei soggetti affetti. Questi aspetti “aggravano l’impatto psicologico rendodo i vissuti individuali e familiari più problematici“.
Anche la famiglia, dopo la diagnosi, subisce gli effetti della patologia. Infatti si verifica una ridefinizione dei ruoli interni, spesso anche con l’assunzione di nuove responsabilità da parte di membri della famiglia che vanno a “sostituire” in quell’aspetto il malato, che prima se ne occupava in prima persona; cambiano le progettualità, sia nei tempi che nelle scelte; si modificano le interazioni sociali, soprattutto a causa degli impegni terapeutici del malato e dei vissuti depressivi; cambia anche la disponibilità economica del nucleo familiare, per via dei costi ingenti delle terapie ed anche per le spese legali.
Conseguenze psicologiche in famiglia: il senso di impotenza
Il senso di impotenza e di mancanza di aiuto sono stati rilevati come aspetti “maggiormente pervasivi nei pazienti affetti da MM rispetto ad altri pazienti oncologici, sembrano invece possedere un maggior senso di speranza e fiducia, probabilmente connesso alla possibilità di poter beneficiare su opzioni terapeutiche più efficaci” (Ball, Moore, Leary, 2016).
Inoltre “la sofferenza psicologica delle famiglie colpite da MM è caratterizzata da un profondo senso di ingiustizia/tradimento, correlato spesso a estenuanti battaglie legali intraprese per il riconoscimento e l’indennizzo di quanto subito, e alla resposabilità di una «terza parte» che ha concretamente causato l’insorgenza della malattia (i.e. fabbriche, policy makers ecc). (Granieri, 2008, Guglielmucci et al., 2014; Ball, Moore, Leary, 2016).
Questi due aspetti, secondo Moore e Leary (2016), sono da un punto di vista psicologico-clinico, variabili specifiche del mesotelioma maligno non riscontrabili in altre patologie tumorali (come per esempio il cancro al polmone). Ecco il perché della necessità di strumenti specifici per la cura psicologica, come sottolineato anche dalle associazioni scientifiche nazionali ed europee; con anche il coinvolgemento di un team multidisciplinare per la cura dei bisogni fisici, psicologici e sociali della persona.
Focus donne: per loro le conseguenze psicologiche più gravi
A prescindere dal loro ruolo – malate o caregiver – sono risultate le più colpite dal punto di vista psicologico. Le conseguenze psicologiche del mesotelioma, nel genere femminile, si manifesta di più con ansia e depressione.
“Le donne ammalate riportano maggiori livelli di rabbia e vissuti post-traumatici: è possibile che per loro la diagnosi di MM sia uno shock imprevisto emotivamente traumatico, vista l’incidenza tipicamente maschile della malattia“. Così riportano gli studiosi nel working paper.
La figura dello psiconcologo per tutta la famiglia
In Italia esiste la figura psiconcologo. Si tratta di una figura specifica, che fa parte di una équipe medica. Il suo compito è raccogliere le le informazioni utili per i pazienti in uno scambio continuo che è in grado di valorizzare l’esperienza individuale.
Lo psiconcologo si rapporta con i pazienti e con le loro famiglie mediante dei colloqui che hanno come primo scopo quello di alleviare la sofferenza psicologica, che è la principale conseguenza della malattia a livello emotivo. Il colloquio con questo professionista aiuterà i pazienti e i loro familiari in molti obiettivi: innanzitutto a comprendere le emozioni che sono legate all’esperienza della malattia e a trovare nuove strategie per affrontare questo percorso; si favorisce il dialogo con il partner, affrontando i problemi relazionali e/o sessuali che possono derivare dalla malattia.
Affrontando il presente, si pensa anche al futuro. Si impara a pensarlo in modo nuovo, facendo nuovi progetti per uscire dallo stallo e andare oltre il presente doloroso. Il tutto ovviamente paziente e famiglia insieme: il sostegno psicologico è rivolto a tutti, perché le energie che servono per affrontare il percorso della malattia possono essere prese dalla famiglia stessa, che rappresenta la più importante risorsa per il paziente e per se stessa.
Consulenza per mesotelioma e tutela dei diritti
Se hai bisogno di ulteriori informazioni, contattaci subito. Lo staff ti spiegherà, in base alla tua specifica situazione, quali sono i tuoi diritti e le tutele che puoi ottenere; anche se sei un malato di mesotelioma, una vittima dell’amianto per qualsiasi altra patologia, potrai beneficiare del supporto e dell’assistenza gratuita.
Per comprendere l’impatto dell’esposizione all’amianto sul mesotelioma e su altre patologie asbesto correlate, è possibile consultare il Libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022 redatto dall’avv. Bonanni, pioniere della lotta contro l’amianto in Italia.
L’Osservatorio Vittime del Dovere può esserw d’aiuto a comprendere i diritti legali dei pazienti affetti da mesotelioma, nonché ad affrontare le conseguenze psicologiche di questo gravissimo tumore.
Per ottenere la tua consulenza gratuita di tipo medico, legale e per tutelare i tuoi diritti e quelli dei tuoi familiari, chiama il numero verde 800.034.294, oppure compila il form in questa pagina per essere ricontattato.