Antofillite: il nome di questo minerale di amianto deriva dal greco e significa “garofano”, un probabile riferimento ai colori nei quali si presenta. Si tratta di un minerale molto frequente in Italia nelle rocce metamorfiche: è possibile trovarlo nelle montagne dell’Alto Adige, in Val Passiria sopra Merano. Per quanto riguarda le altre regioni, è stato rinvenuto nelle Alpi e Prealpi occidentali e nell’isola d’Elba. Al di fuori del confine italiano, questo minerale si trova anche in Finlandia. Si presenta sotto forma di aggregati fibrosi aciculari o colonnari e di rado in cristalli prismatici.
Tutti i tipi di amianto sono dannosi per la salute umana. Non fa eccezione il minerale Antofillite, che in passato per via delle sue caratteristiche era usato persino nei cosmetici. Per difendersi dall’amianto l’unica strada da percorrere è quella della bonifica. Ci sono ancora troppi luoghi contaminati nel mondo e nella stessa Italia, che paga decenni di ritardo nelle bonifiche: centinaia di migliaia di siti con 40 milioni di tonnellate in tutta la Penisola, quando invece è noto che la salubrità dell’ambiente in cui viviamo è fondamentale per mantenersi in salute. Per farsi un’idea di quanti siti contaminati vi siano ancora in Italia ed averne una mappatura, basta scaricare l’App Amianto, che è anche un valido strumento di prevenzione perché aiuta a stare alla larga dai luoghi insalubri.
La pericolosità e i ritardi nella bonifica dei siti contaminati sono stati denunciati dall’avv. Ezio Bonanni, pioniere della lotta contro l’amianto nel nostro Paese, nella pubblicazione “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022“. Purtroppo l’Italia conta ancora 7000 morti l’anno per i danni causati dall’amianto. E’ necessario attivarsi per incentivare ulteriori interventi di messa in sicurezza.
Antofillite, un asbesto anfibolo tricolore
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Dal punto di vista chimico, l’Antofillite è un minerale anfibolo che appartiene al sottogruppo di quelli composti da magnesio, ferro e manganese; è un asbesto con formula 7MgO,8SiO2,H2O- n. CAS 77536-67-5. A descriverlo per la prima volta nel 1801 è stato il mineralogista tedesco Christian Friedrich Schumacher.
Le caratteristiche principali del minerale Antofillite sono:
- Tre colori: verde, giallo, bianco. La lucentezza è vitrea, è un minerale traslucido ed è molto fragile quindi anche molto sfaldabile
- Resistente al calore: si decompone a temperature comprese tra i 600 e gli 850 gradi centigradi
- Fragile: non è resistente alla trazione come gli altri silicati fibrosi che come caratteristica comune hanno quella di essere quasi indistruttibili; per l’Antofillite questo aspetto viene meno, anche se solo in parte
La condizione di fragilità di questo minerale ne ha influenzato l’utilizzo. Il suo uso fu soprattutto nel settore della cosmetica, l’Antofillite fu infatti ritenuta meno adatta ai settori dell’edilizia (ad eccezione dei pavimenti compositi) e dell’industria dei trasporti. In particolare questo minerale è stato usato nei prodotti a base di talco ed in quelli che in genere contengono la vermiculite.
La pericolosità per la salute umana dell’Antofillite è accertata, come tutti gli altri minerali di amianto: la loro natura cancerogena è stata accertata dallo IARC che ha redatto una intera monografia sull’argomento. Oggi tutti i prodotti cosmetici a base di talco sono testati: si verifica la totale assenza di amianto prima di essere commercializzati.
Antofillite e pericolo per la salute
I minerali di amianto, oltre l’antofillite sono: actinolite, amosite, crisotilo, crocidolite e tremolite sono tutti pericolosi per la salute umana. Sono minerali di natura fibrosa e questo significa che sono in grado di sfaldarsi in minuscole e numerosissime fibrille che possono essere inalate e ingerite dalle persone che sono esposte, con gravissime conseguenze per la salute. Il pericolo permane anche per molte ore in seguito ad un evento di sfaldatura. Le fibrille infatti sono talmente piccole e leggere che possono restare sospese in aria a lungo (fino anche a 48 ore).
La legge 257/92 ha disposto in Italia il divieto di utilizzo e commercializzazione di ogni genere di amianto. Il legislatore non ne ha però disposto il contestuale obbligo di rimozione. Senza un intervento incisivo, si rischia che la situazione peggiori nei prossimi anni. Per approfondire l’importanza della prevenzione e delle bonifiche sul territorio, è possibile ascoltare gli interventi del convegno a tema, che si è tenuto a Bologna il 10 marzo 2022 su “Amianto: prevenzione e bonifica, tutela della salute e dell’ambiente”.
Le patologie asbesto correlate: infiammazioni e tumori
La pericolosità dell’amianto deriva dalla sua capacità di sfaldarsi in fibrille progressivamente sempre più piccole. Le particelle inalabili, che riescono ad oltrepassare la barriera delle vie aree superiori, si accumulano nei bronchi e nei polmoni creando fenomeni infiammatori molto gravi. L’accumulo di queste particelle comporta una risposta immunitaria da parte dell’organismo umano, che però non riesce ad eliminarle tutte e quindi si crea un danno. L’antofillite compromette la funzionalità degli organi: lo scambio gassoso all’interno dei polmoni risulta danneggiato e l’accumulo provoca anche gravi infiammazioni.
Ci sono diverse patologie asbesto correlate. Si tratta di malattie, alcune delle quali considerate professionali per via dell’esposizione dei lavoratori all’amianto (si pensi alla situazione dell’Ilva di Taranto, ad esempio).
L’asbesto è cancerogeno: la tipologia di minerale a cui si è esposti non è rilevante. Come sostiene l’OMS, lo sono tutti. Le malattie causate dall’amianto sono di tipo infiammatorio e tumorale.
- Placche pleuriche
- Ispessimenti pleurici
- Asbestosi
- Mesotelioma pleurico, pericardico, peritoneale, del testicolo
- Cancro al polmone
- Tumore della laringe
- Neoplasie delle ovaie
Tumore della faringe, dello stomaco, del colon retto e dell’esofago possono essere causati dall’amianto, ma la causa professionale è ritenuta meno probabile, sono infatti contenuti nella Lista II e III (esofago) dell’Inail, mentre le altre nella Lista I, quindi considerate con diretto nesso causale amianto.
Assistenza legale per i danni da antofillite
Le persone danneggiate dall’amianto, o che hanno timore di esserlo state per lavoro o per esposizione ambientale, possono chiedere un aiuto specializzato. Si possono ottenere, grazie all’azione della associazione Osservatorio Vittime del Dovere APS, consulenze gratuite e pareri legali. L’associazione vuole infatti essere una valida guida per le vittime e i loro familiari, un ponte informativo e riuscire a fornire la giusta assistenza nel percorso legale.
Grazie a questa testata giornalistica – “Diritto alla Salute” – vuole anche fornire tutte le informazioni di cui le persone hanno bisogno, ancor prima di venire a contatto diretto con l’associazione.
Se hai bisogno di un aiuto concreto per difenderti e far valere i tuoi diritti contro il killer invisibile amianto, compila il form sottostante oppure contatta i numeri riportati nelle immagini.