LE NUOVE TERAPIE PER L’EMICRANIA CONSENTONO A SETTE PAZIENTI SU DIECI DI VIVERE SENZA ATTACCHI. INTEGRANDO FARMACI E TECNICHE NON FARMACOLOGICHE, L’EFFICACIA SALE ALL’85%.
GEPANTI ORALI, NEUROMODULAZIONE E TOSSINA BOTULINICA GUIDANO LA RIVOLUZIONE TERAPEUTICA.

Nuovi farmaci per l’emicrania: per anni l’emicrania è stata vissuta come una condanna difficile da controllare. Gli attacchi arrivavano senza preavviso e compromettevano lavoro, relazioni e qualità di vita. Oggi lo scenario è diverso. I nuovi farmaci, insieme alle tecniche non farmacologiche, stanno cambiando il destino di milioni di persone. Al 39° Congresso della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee, concluso a Parma, la comunità scientifica ha descritto un progresso che fino a pochi anni fa sembrava inimmaginabile: il 70% dei pazienti riesce a vivere senza attacchi e, quando le diverse terapie vengono integrate, la percentuale sale fino all’85%.

Una rivoluzione clinica con ricadute enormi, anche sul piano economico. In Italia l’emicrania colpisce oltre 6 milioni di persone, soprattutto donne, e provoca ogni anno perdite stimate fino a 20 miliardi di euro tra assenze e riduzione della produttività. Migliorare le cure significa quindi restituire benessere a chi soffre e alleggerire il sistema produttivo.

Nuovi farmaci per l’emicrania: la scoperta del CGRP e l’evoluzione delle terapie

Il passo decisivo nasce da una comprensione più profonda dei meccanismi biologici dell’emicrania. “Negli ultimi anni abbiamo assistito a un’evoluzione che ha cambiato il modo di trattare questo disturbo”, spiega Marina De Tommaso, presidente della SISC. La chiave è il CGRP, un peptide coinvolto nella trasmissione del dolore. Quando si è capito che bloccarlo poteva interrompere la cascata che provoca l’attacco, la ricerca ha aperto strade nuove.

Sono nati prima i triptani, poi i ditani, infine gli anticorpi monoclonali. Ora arrivano i gepanti, farmaci mirati che possono essere utilizzati sia per alleviare il dolore sia per prevenire gli attacchi. La vera novità del 2025 riguarda due molecole orali, atogepant e rimegepant, disponibili in farmacia e rimborsate dal Servizio Sanitario Nazionale.

Il rimegepant, in particolare, permette una doppia azione: trattare il dolore e prevenire nuovi episodi. Una combinazione che offre flessibilità e sicurezza, soprattutto per chi ha bisogno di una terapia continuativa ma non vuole ricorrere a iniezioni periodiche.

Nuovi farmaci per l’emicrania: tecniche non farmacologiche che cambiano la vita

Non tutti rispondono ai farmaci con la stessa efficacia. Circa il 30% dei pazienti rimane infatti parzialmente refrattario. Per loro le opzioni non farmacologiche diventano preziose e possono essere integrate con successo.

Tossina botulinica

Iniettata in quantità minime in punti specifici della testa e del collo, la tossina botulinica riduce in modo significativo numero e intensità degli attacchi. L’Aifa ne ha riconosciuto l’efficacia nei casi più complessi, soprattutto nelle forme croniche.

Neuromodulazione transcranica

È una delle frontiere più promettenti. L’uso controllato di campi elettromagnetici modifica l’attività delle aree cerebrali coinvolte nel dolore. Studi recenti mostrano una riduzione degli attacchi fino al 50%.

Fisioterapia mirata e mindfulness

Agiscono su tensioni muscolari, postura, gestione dello stress e autoregolazione emotiva. Non sostituiscono i farmaci, ma li potenziano e favoriscono una maggiore stabilità nel tempo.

“Integrare questi approcci aumenta in modo significativo la possibilità di migliorare la vita dei pazienti”, spiega Innocenzo Rainero, presidente eletto della SISC. “Oggi possiamo dire che l’emicrania non deve più governare l’esistenza di chi ne soffre”.

Nuovi farmaci per l’emicrania: una rivoluzione anche per le donne in gravidanza

La gestione dell’emicrania durante la gravidanza richiede attenzione. Gli anticorpi monoclonali sono vietati e i gepanti vanno sospesi già prima del concepimento. Per garantire sicurezza ed efficacia, un gruppo di ricercatori italiani ha proposto combinazioni mirate di amitriptilina e betabloccanti, una scelta che sembra offrire risultati significativi senza rischi per madre e bambino.

Questo filone di ricerca è destinato a crescere. La necessità di trattare le donne durante la gestazione, senza ricorrere a farmaci controindicati, rappresenta una delle sfide più delicate della neurologia clinica.

Le principali armi contro l’emicrania oggi

TerapiaModalitàVantaggi principaliIndicazioni
Gepanti oraliFarmaci da assumere a casaAzione immediata e preventivaAttacchi frequenti o refrattari
Anticorpi monoclonaliIniezioni periodicheEfficacia elevata e costanteForme croniche e ricorrenti
Tossina botulinicaMicroiniezioni localizzateRiduzione intensità e frequenzaEmicrania cronica
NeuromodulazioneImpulsi magneticiRiduzione degli attacchiPazienti refrattari
Fisioterapia e mindfulnessApprocci integrativiStabilizzazione e benessere generaleSupporto complementare

Nuovi farmaci per l’emicrania: nuovi bersagli e strategie sempre più personalizzate

La ricerca scientifica sta già lavorando su nuovi bersagli biologici e su farmaci capaci di intervenire in punti ancora inesplorati della cascata del dolore. Parallelamente, l’attenzione si sposta sull’uso più mirato delle terapie già disponibili, con percorsi personalizzati basati su profili clinici, genetici e comportamentali.

Durante il congresso SISC, la presenza dello svedese Lars Edvinsson, uno dei ricercatori che negli anni Ottanta scoprì il ruolo del CGRP, ha ricordato quanta strada sia stata compiuta. Le sue parole hanno ripercorso l’eredità di quella scoperta e mostrato come la comprensione dei meccanismi biologici possa continuare a guidare l’innovazione.

FAQ – DOMANDE FREQUENTI

Perché i gepanti orali sono considerati una svolta?

Perché permettono sia di trattare il dolore sia di prevenirlo, con modalità pratiche che favoriscono aderenza e continuità.

Le terapie non farmacologiche possono sostituire i farmaci?

No, ma possono integrarli con grande efficacia, soprattutto nei pazienti refrattari o nelle forme croniche.

L’emicrania in gravidanza può essere trattata?

Sì. Con protocolli dedicati che evitano farmaci controindicati e utilizzano combinazioni sicure.

Quanto è diffusa l’emicrania in Italia?

Colpisce oltre sei milioni di persone e rappresenta una delle principali cause di assenze lavorative.