Tremolite amianto: come bonificare

Tremolite

La Tremolite fa parte dei minerali di amianto del gruppo degli anfiboli. Definita amianto grigio-verde-giallo, la tremolite si trova in natura in molte località alpine. Prende il nome infatti dalla Valle Tremola nel massiccio del S. Gottardo (nel Canton Ticino, in Svizzera), anche se probabilmente il campione proveniva dalla vicina zona di Campolungo, Valle Piumogna. La Tremolite veniva usata principalmente nella fabbricazione di prodotti in calcestruzzo, gesso, cemento e latero-gesso, in cui a questi prodotti veniva aggiunta una percentuale di fibre.

Tremolite: i pericoli per la salute dell’uomo

La tremolite è pericolosa solo nella sua forma fibrosa, ovvero asbestiforme. L’amianto friabile è sempre pericoloso poiché può rilasciare fibre libere nell’ambiente che possono essere facilmente inalabile. La circolazione di fibrelle di amianto nell’aria è sempre un fattore di rischio. Per questo l’unico modo per azzerare il pericolo è la prevenzione primaria, perciò la bonifica e la rimozione dell’amianto dagli ambienti contaminati.

Le malattie correlate

Le malattie asbesto-correlate considerate di elevata insorgenza per causa professionale sono il mesotelioma pleurico, pericardico, peritoneale, della tunica vaginale del testicolo, cancro al polmone, tumore alla laringe, cancro alle ovaie. Altre malattie, come tumore alla faringe, stomaco, colon retto ed esofago, possono essere provocate dall’esposizione alla Tremolite, ma il collegamento con le cause lavorative è meno probabile.

Come bonificare

La legge n. 257 del 1992 non ha imposto l’obbligo di bonifica a prescindere, ma ha messo al bando i minerali di amianto, imponendo censimento e mappatura dei manufatti con presenza di amianto.

Se i materiali sono integri è necessario procedere a un controllo periodico dei manufatti contaminati. Se sono integri, ma a rischio danneggiamento, è necessario eliminare le cause di danneggiamento e, nel caso non sia possibile, prendere in considerazione la bonifica.

Rimozione, incapsulamento, confinamento

Tra i vari sistemi di bonifica al momento disponibili e ammessi dalla legge il conferimento diretto in discarica è il sistema più efficace, ma anche il più costoso e meno sicuro.

L’incapsulamento invece permette di spruzzare un particolare legante sui manufatti contenenti amianto, impedendo il rilascio di fibre. Questo sistema è sì economico, ma temporaneo.

Il confinamento invece è sicuro, economico ed efficace: l’azzeramento del rischio di esposizione è messo a rischio solamente da possibili eventi traumatici naturali come terremoti, tsunami.

Consulenze gratuite: come richiederle

Come funziona la consulenza gratuita in caso di malattia professionale causata da esposizione lavorativa all’amianto? Si possono richiedere risarcimenti, indennizzi e rivalutazione dei benefici contributivi.

È possibile farlo consultando gratuitamente l’ONA, associazione Onlus per la tutela degli esposti all’amianto e altre sostanze cancerogene. Chi è stato esposto ai minerali di amianto ha infatti diritto a benefici di natura preventiva (come prepensionamento e rivalutazione dei contributi) e risarcitoria (risarcimento del danno biologico, rendita Inail o status di vittima del dovere). Per avere informazioni e consulenze basta chiamare il numero verde 800 034 294.

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