Immunoterapia e mesotelioma è il binomio quasi perfetto per la risoluzione di una patologia invalidante e aggressiva: il mesotelioma pleurico. Più in generale, il mesotelioma è il cancro che interessa i tessuti che rivestono gli organi addominali, in particolar modo i polmoni. Solo in Italia, ogni anno, sono diagnosticati più di 2 mila nuovi casi di mesotelioma maligno, non operabile e di tipo invalidante. Spesso, la diagnosi è tardiva ed i protocolli di cura tradizionali, quali chemioterapia e radioterapia risultano inutili.
Grazie all’immunoterapia, per molti pazienti affetti da mesotelioma pleurico si riaccende la speranza. Diversi studi, infatti, confermano l’efficacia e la sicurezza degli anticorpi monoclonali per la risoluzione e guarigione della malattia del secolo. L’Osservatorio Nazionale Amianto offre assistenza medica e gratuita a tutte le persone affette da mesotelioma. Un pool di medici e avvocati specializzati è a disposizione delle vittime primarie ma anche dei loro familiari. Scopri come ricevere la consulenza gratuita.
Immunoterapia, mesotelioma e amianto
Indice dei contenuti
Fino a qualche anno fa, il mesotelioma pleurico presentava solamente tre protocolli di cura: chemioterapia, radioterapia e operazione chirurgica. Tuttavia, nessuno di questi tre protocolli si è dimostrato particolarmente efficace nell’influenzare positivamente la sopravvivenza globale delle persone. Così, la continua ricerca per la lotta contro il cancro ha sperimentato un nuovo protocollo di cura in grado di restituire risultati grandiosi e del tutto inaspettati: l’immunoterapia.
Il mesotelioma è la tragica e diretta conseguenza dell’uso del minerale fibroso, l’amianto. L’inalazione e l’ingestione delle fibre di amianto, a distanza di 30 – 40 anni, causa il tumore delle membrane che rivestono gli organi addominali. Infatti, il fattore eziologico del mesotelioma è proprio l’amianto, o asbesto. La sostanza fibrosa, per moltissimi anni, è stata impiegata in diversi settori, tra cui quello dell’edilizia, dell’industria automobilistica, navale, nella realizzazione di treni e navi, etc. Tuttavia, negli anni ’90, scoperta la sua cancerogenicità (confermata anche dall’ultima monografia IARC), l’amianto è stato bandito in molti paesi occidentali. Tra questi paesi, anche l’Italia. Infatti, la Legge 257 del 1992 vieta la produzione e l’uso sull’intero territorio nazionale di tutti i prodotti contenenti amianto.
Immunoterapia per curare il mesotelioma dei lavoratori
L’immunoterapia per curare il mesotelioma della pleura è uno strumento destinato per la maggior parte ai lavoratori che sono stati a contatto con l’amianto. Infatti, secondo il VII Rapporto ReNaM, che riporta i casi di malattie asbesto correlate, i casi di mesotelioma pleurico tenderanno ad aumentare progressivamente nei prossimi anni. Questo perché, le fibre di amianto, una volta inalate o inspirate, penetrano le membrane degli organi interni e causano lunghi processi infiammatori, che a lungo andare formano la massa tumorale. Oggi non abbiamo degli esami specifici che permettono la diagnosi precoce del mesotelioma, per questo motivo è importantissimo sottoporsi a programmi di sorveglianza e prevenzione per l’amianto.
Nella maggior parte dei lavoratori esposti all’amianto viene diagnosticata tardivamente una malattia diffusa e resistente a trattamenti come radioterapia, chemioterapia e operazione chirurgica. Al momento della diagnosi, ai pazienti è stimata una sopravvivenza mediana compresa tra i 12 e 14 mesi, con un tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è inferiore al 10%.
Immunoterapia e mesotelioma pleurico: il nuovo standard di cura
Il 2 ottobre 2020 rappresenta una data importante per malati di mesotelioma pleurico in fase metastatica. La Food and Drug Administration approva la combinazione di due farmaci per curare e migliorare la qualità di vita di un gran numero di persone. Un successo senza precedenti, se si pensa che da più di 16 anni il mesotelioma maligno veniva curato sempre con lo stesso protocollo: chemioterapia e bevacizumab.
Un gran numero di studi ha finalmente rivoluzionato lo standard di cura. Si tratta della somministrazione combinazione di due anticorpi monoclonali per tutti quei pazienti affetti da mesotelioma pleurico non operabile, in fase metastatica. Questa importante rivoluzione arriva anche in Europa e poi in Italia.
Mesotelioma pleurico: curato con gli anticorpi monoclonali
L’Europa e l’Italia approvano il nuovo standard di cura con gli anticorpi monoclonali per il mesotelioma pleurico maligno. La decisione si basa su alcuni risultati positivi restituiti dallo studio CheckMate-743, il primo e unico studio positivo di fase 3 sull’immunoterapia. In particolare, questo studio ha coinvolto 605 pazienti oncologici con mesotelioma pleurico maligno non operabile e precedentemente non trattato.
La somministrazione combinata degli anticorpi monoclonali Nivolumab e Ipilimumab ha migliorato il tasso di sopravvivenza globale rispetto alle cure tradizionali a base di farmaci chemioterapici. Questo importante risultato accende un barlume di speranza ai malati di mesotelioma pleurico e ai loro familiari. Infatti, con il nuovo protocollo di cura, i pazienti ottengono una riduzione del 26% del rischio di morte rispetto a coloro che si sottopongono a chemioterapia. Ancora una volta è confermato il raggiungimento dell’obiettivo: una sopravvivenza globale superiore.
Il successo dell’immunoterapia per il mesotelioma pleurico
Il 9 Giugno del 2021 si è svolta la conferenza sulla presentazione del nuovo standard di cura per il mesotelioma pleurico maligno. Durante la conferenza, il ricercatore Paul Baas ha commentato i brillanti risultati raggiunti durante la fase di sperimentazione e l’enorme successo dovuto alla scoperta degli anticorpi monoclonali. Queste molecole, infatti, presentano ottimi profili di sicurezza per i malati e causano effetti collaterali controllabili regolando la sola dose di assunzione. Si tratta di un protocollo di cura che rientra nella logica dell’immunoterapia passiva, che permette di istruire le cellule del sistema immunitario a combattere le cellule tumorali.
Tuttavia, nonostante l’enorme successo, il nuovo protocollo di cura presenta dei limiti. Il mesotelioma pleurico maligno presenta molteplici sottotipi istologici, che sono: epitelioide, sarcomatoide e bifasico. Queste diverse forme di mesotelioma pleurico non rispondono allo stesso modo alle terapie. Infatti, i pazienti dello studio CheckMate 743, hanno ottenuto diversi benefici. I vincitori assoluti del nuovo cocktail di farmaci sono stati i pazienti con istologia non epitelioide. Purtroppo, non è stato raggiunto lo stesso risultato nei pazienti affetti da mesotelioma pleurico di tipo epitelioide. Questi risultati, però, non devono scoraggiare la ricerca, ma costituire un importante punto di pazienza per affinare la tecnica e aumentare la platea dei destinatari del nuovo standard di cura.
Scopri di più sul mesotelioma e l’amianto
L’enorme successo, commenta l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, rappresenta una piccola ma enorme speranza per tutti i malati di mesotelioma. L’Avv. Bonanni da anni è impegnato nella lunga battaglia contro l’amianto e ha denunciato più volte i ritardi della bonifica sul nostro territorio. In particolare, nella recente pubblicazione “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed. 2022“, l’avvocato denuncia la strage amianto avvenuta su tutta la Penisola.
Ha, così, istituito uno strumento informatico che permette di segnalare in maniera anonima la presenza di amianto o di siti contaminati da amianto sul nostro territorio. L’APP AMIANTO è disponibile gratuitamente sia per la versione desktop che per smartphone. Partecipare alla segnalazione dei siti di amianto permette l’aggiornamento in tempo reale della mappatura ufficiale. Infatti, oggi sappiamo che su tutta la Penisola vi sono ancora 2.292 scuole, 1.000 biblioteche ed edifici culturali e oltre 250 ospedali contaminati dalla fibra killer.
Assistenza legale per le vittime dell’amianto
Per ricevere maggiori informazioni sui nuovi protocolli di cura e sul mesotelioma pleurico maligno è possibile rivolgersi allo sportello online. A rispondere lo staff medico, legale e tecnico specializzato in grado di offrire supporto non solo alle vittime primarie dell’amianto ma anche ai loro familiari. Inoltre, un team di legali specializzati fornirà un primo parere legale gratuito per accedere alle prestazioni economiche e al Fondo Vittime Amianto.
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