Il futuro della lotta contro l’amianto

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Il futuro dell’amianto è segnato. La consapevolezza crescente dei Paesi danneggiati in tema di salute della popolazione e ambientale, sta contribuendo a tracciare nuovi obiettivi di lotta contro l’asbesto.

Il 78% dei tumori riconosciuti professionali nell’UE sono legati all’amianto. Sono 70mila i lavoratori europei deceduti nel 2019 per esposizione passata all’amianto. Tra i 4,1 e i 7,3 milioni sono invece i lavoratori attualmente esposti all’asbesto. Tutti gli usi dell’amianto sono vietati in UE dal 2005.

Gli effetti sulla salute delle esposizioni alla sostanza sono devastanti e anche in Italia ne abbiamo contezza, con 40 milioni tonnellate di amianto ancora sparse per l’Italia e migliaia, tra nuovi casi e decessi, ogni anno. La IARC, agenzia dell’OMS, ha certificato l’azione cancerogena dell’amianto (tutti i tipi). 

In Europa le unità edilizie costruite prima del divieto, sono più di 220 milioni, ed è probabile che in parte di esse sia ancora presente amianto. Come migliore forma di prevenzione dell’esposizione c’è la bonifica dei luoghi e su questo punto batte da tempo l’avv. Ezio Bonanni con le sue associazioni.

Per ottenere una consulenza gratuita e per valutare la tua condizione personale relativamente all’amianto, chiama il numero verde 800.034.294.

Il futuro in Europa, senza l’amianto

Il futuro della lotta all’amianto non può che passare dai numeri impressionanti citati prima. Anche l’Europa si è resa conto dei rischi e pericoli dell’amianto, tanto che nel settembre 2022 la Commissione ha dichiarato di voler aggiornare la direttiva del 2009 per la protezione dei lavoratori, elaborando una specifica proposta.  

La Commissione propone di modificare la Direttiva sull’amianto sul lavoro (Dir. 2009/148/CE) per ridurre ulteriormente il limite di esposizione professionale di 10 volte. Oggi è di 0,1 fibre per centimetro cubo (f/cm³) e si vuole passare a 0,01 f/cm³). Questo per “consentire una protezione più uniforme per i lavoratori in tutta l’UE sulla base degli ultimi sviluppi scientifici e tecnologici“. Sarà possibile anche grazie alle nuove frontiere della ricerca e della tecnologia, ambiti in costante aggiornamento non solo per il miglioramento delle tecniche di bonifica ma anche per nuove cure contro le malattie correlate all’amianto.

Il 3 ottobre 2023 il Parlamento europeo ha deciso ulteriormente di “abbassare il livello a 0,002 fibre di amianto per cm³, escluse le fibre sottili, o a 0,01 fibre di amianto per cm³, incluse le fibre sottili“, modificando la direttiva 148/2009/CE.

Le azioni proposte per la lotta all’amianto

Come è possibile farlo? L’UE ha elaborato, in proposito, un documento che mette in evidenza alcuni passaggi. Innanzitutto fornendo sostegno alle vittime di malattie legate all’amianto, e valutando in futuro l’inclusione di ulteriori malattie legate all’amianto; in secondo luogo proponendo una maggiore diffusione sullo screening dei tumori.

Riguardo alla tutela dei lavoratori contro l’esposizione ad amianto, abbassare il limite attuale di esposizione professionale con nuove linee guida; lanciare una campagna rivolta ad aziende, lavoratori, proprietari e amministrazioni pubbliche per sensibilizzarli alla rimozione sicura dell’amianto. Avviare inoltre uno studio per identificare le migliori pratiche di gestione dei rifiuti di amianto, con l’obiettivo inquinamento zero. L’inquinamento è infatti uno dei principali nemici della biodiversità e l’inquinamento da amianto è pericoloso anche per piante e animali, oltre che per l’uomo.

Finanziare gli Stati membri nell’ottica di una migliore prevenzione sanitaria e per una migliore opera di bonifica, anche mediante nuove tecniche frutto dei progressi nella ricerca e nella tecnologia, oltre che a nuove leggi e regolamenti.

Tutto questo con l’obiettivo UE di posizionarsi come leader mondiale nella lotta contro l’amianto insieme ai partner internazionali.

Consulenza gratuita per la lotta contro l’amianto

Nel “Libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022” emergono tutti i pericoli dell’amianto ed il quadro che ne deriva è drammatico. Una sorveglianza sanitaria regolare per gli esposti, nonché la bonifica dei siti contaminati per evitare le esposizioni sono quantomai necessarie. L’App amianto è uno strumento gratuito messo a disposizione dalle associazioni per consultare la mappa dei siti contaminati e contribuire al suo aggiornamento. Aumentare la consapevolezza del pubblico è importante almeno quanto bonificare: la corretta informazione può fare un’efficace prevenzione per ridurre i rischi e favorire la diagnosi precoce quando non è stato possibile prevenire.

Le associazioni si mettono anche a disposizione degli utenti per assistenza. Si può iniziare da una consulenza gratuita personalizzata, che può anche valutare la possibilità di eventuali risarcimenti. La consulenza è personalizzata ed è in forma scritta.

Chiama il numero verde 800.034.294 oppure compila il form con tutti i dati richiesti per essere richiamato.

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