Effetti dell’amianto sulla salute umana

Effetti dell'amianto

Gli effetti dell’amianto sulla salute umana possono vedersi anche a distanza di decenni dall’esposizione e le malattie che causa sono numerose. Possono essere sia oncologiche che non oncologiche.

L’amianto, la cosiddetta fibra killer, è estremamente dannoso. Proprio per questo motivo la legislazione attuale è molto stringente. Sono numerose infatti le patologie che può provocare la cosiddetta fibra killer, e la loro insorgenza può verificarsi anche a distanza di decenni dall’esposizione. Anche iniziano ad essere sempre più frequenti i casi di mesoteliomi in età precoce, segno di esposizione durante l’infanzia o in epoca gestazionale.

In questo spazio parleremo dei rischi dell’amianto per la salute, ma anche di prevenzione dell’esposizione, che vede nella bonifica la sua principale applicazione.

Da anni l’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto e dell’Osservatorio Vittime del Dovere, con le sue associazioni lotta in prima linea per ottenere una bonifica generale di tutti i luoghi contaminati e per far valere i diritti delle persone che hanno subìto gli effetti dell’amianto sulla propria pelle o su quella dei propri familiari.

Se pensi di essere tra le vittime di amianto, di aver subìto i danni a causa dell’amianto, puoi chiedere una consulenza gratuita chiamando il numero verde 800.034.294.

Effetti dell’amianto: le patologie oncologiche

Mesotelioma, asbestosi, cancro ai polmoni sono le principali malattie oncologiche legate all’amianto. Sono infatti i tumori i principali danni alla salute che può generare l’esposizione all’amianto. Tutti partono da una infiammazione, provocata dalle fibre di asbesto che irritano i tessuti interni e le mucose, che poi può evolvere in cancro.

Il mesotelioma è un tipo molto particolare di tumore perché colpisce il rivestimento degli organi interni ed ha come unica fonte eziologica proprio l’amianto. A seconda della sede che colpisce, può essere classificato come pleurico (i foglietti che circondano i polmoni); peritoneale (il rivestimento del peritoneo, che avvolge vari organi dell’addome); pericardico (il rivestimento del pericardio, che avvolge il cuore); testicolare (quando coinvolge la tuniva vaginale dei testicoli).

Oltre al mesotelioma, l’esposizione alla fibra killer può causare altri tipi di cancro, come quello al polmone, ma anche a stomaco, laringe, ovaie, faringe, colon retto e diverse infiammazioni e patologie fibrotiche.

Diagnosi e trattamento dei tumori

La diagnosi di una patologia asbesto correlata è piuttosto difficile e si effettua con l’aiuto di esami strumentali. Lo sviluppo e l’insorgenza infatti sono molto lenti negli anni: possono diventare anche decenni. I sintomi infatti sono spesso aspecifici e possono essere quindi scambiati con altre malattie o sottovalutati dal paziente, che può restare asintomatico anche a lungo. Ecco perché molto spesso le patologie asbesto correlate sono diagnosticate in fase avanzata e la prognosi è generalmente infausta o molto grave.

Il trattamento delle malattie correlate all’amianto può essere caratterizzato da un approccio multimodale: ossia con la combinazione di diverse tecniche, che possono ritardare i danni ed allungare, anche se di poco, la vita del paziente.

La chemioterapia può essere adiuvante o neoadiuvante, quando un tumore è operabile e quindi il medico decide di attuare dei cicli per aiutare il chirurgo a pulire la zona interessata dalla neoplasia. In caso di chemioterapia neoadiuvante, essa si effettua prima dell’intervento chirurgico, per ridurre la massa e rendere l’intervento stesso il meno invasivo possibile; quando è la chemioterapia è adiuvante, si esegue dopo l’intervento, per eliminare anche i residui non rimossi dal bisturi. La chemioterapia può avere numerosi effetti collaterali.

La radioterapia è un trattamento localizzato, indolore e non invasivo, che si effettua di solito in regime ambulatoriale; essa ha lo scopo di necrotizzare le cellule tumorali attraverso radiazioni ionizzanti, cioè ad elevata energia. Circa il 60% dei malati oncologici ha ricevuto almeno un ciclo di radioterapia. I vantaggi di questo trattamento è che le cellule sane possono essere risparmiate; e che può rappresentare una alternativa alla chirurgia quando i tumori sono difficilmente raggiungibili.

Diagnosi precoce e trattamento dei mesoteliomi: prospettive

Nel Piano Nazionale Amianto si fa il punto sullo stato dell’arte riguardo alle possibilità terapeutiche e di diagnosi precoce delle patologie neoplastiche da amianto.

Sono oggi insoddisfacenti in Italia come negli altri Paesi” – si spiega nel testo. “Relativamente alla diagnosi precoce, uno screening oncologico rivolto a soggetti asintomatici è oggi proponibile come progetto di ricerca (se adeguatamente disegnato su solide ipotesi) soltanto per il cancro del polmone.

Per i mesoteliomi, la ricerca va ancora indirizzata verso il riconoscimento di adeguati test diagnostici da potere considerare come indicatori della presenza di malattia in fase asintomatica. Relativamente alla terapia, esistono limitate possibilità di intervento terapeutico per il tumore polmonare, mentre sono estremamente insoddisfacenti per il mesotelioma. Peraltro vi è speranza che un impulso alla ricerca scientifica sul mesotelioma maligno e una più efficiente organizzazione in rete dei centri specializzati nella diagnosi e nella cura di questa patologia possano portare a significativi sviluppi anche per questo tumore“.

Effetti dell’amianto: patologie non oncologiche

Le problematiche legate agli effetti dell’amianto sulla salute umana possono essere anche non oncologiche.

Le fibre di amianto possono causare anche patologie non tumorali: oltre la già citata asbestosi, anche versamento pleurico benigno (presenza di liquido tra le membrane pleuriche), placche e ispessimenti pleurici ed attelattasia (ossia il collasso del tessuto polmonare, con conseguente perdita di volume). Si tratta di malattie che possono essere precedute da altre, sempre con interessamento delle vie respiratorie, come quali bronchite, broncopolmonite, asma e BPCO (broncopneumopatia cronico-ostruttiva).

Anche in altre parti del corpo possono trovarsi “corpuscoli” dell’amianto. Si tratta anche in questo caso di ispessimenti tissutali. Sono stati rinvenuti durante le autopsie delle vittime.

Amianto pericoloso a causa delle sue fibre

La pericolosità dell’amianto sta nella dimensione delle sue fibre. E’ specificato nello stesso Piano Nazionale Amianto, che cita anche la monografia IARC come supporto scientifico.

Ecco alcuni passaggi del testo. “Le fibre di asbesto – una famiglia di silicati fibrosi resistenti al calore, agli acidi e agli alcali – inalate provocano gravi patologie dell’apparato respiratorio e neoplasie a carico di altri organi (…). È, inoltre, ben noto che l’asbesto ha rappresentato in passato un rischio oltre che per i lavoratori anche per i loro familiari, che potevano respirare le fibre portate a casa ad esempio con gli abiti da lavoro. Infine, è riconosciuto un rischio di mesotelioma anche a seguito di esposizione ad amianto di natura ambientale sia antropica (per la residenza nei pressi di industrie o di siti con importante inquinamenti ambientali e per il riutilizzo del materiale di scarto), sia in particolari aree dove sono presenti affioramenti naturali di minerali fibrosi (…)”.

Le fibre, una volta entrate nell’organismo, come primo danno provocano placche e ispessimenti all’apparato respiratorio. Se nell’organismo poi incontrano altri cancerogeni, come ad esempio il tabacco derivante dal fumo di sigaretta, si genera un effetto sinergico perché i cancerogeni interagiscono e potenziano i propri effetti anche in modo esponenziale.

Esposizione all’amianto: vittime lavoratori e familiari

Gli effetti dell’amianto sulla salute si vedono sia nei lavoratori, che sono la categoria principalmente colpita, sia nei loro familiari. I primi perché rimasti a contatto con la fibra killer, manipolando materiali o per esposizione ambientale; i secondi perché potevano inalare le fibre, per esempio portate a casa sugli abiti da lavoro.

La contaminazione dell’ambiente, inoltre, è un aspetto da non sottovalutare. Per esposizione ambientale si intende sia per la presenza di affioramenti rocciosi del minerale nelle zone in cui l’amianto è presente naturalmente, sia per la presenza di attività antropiche nella zona di residenza (es. industrie). Per quanto riguarda le esposizioni ambientali, risulta un incremento delle patologie pleuriche benigne.

Come prevenzione dell’esposizione dunque bisogna prevedere controlli nelle aree di lavoro, sia per quanto riguarda gli ambienti, sia per quanto concerne il rispetto delle norme di sicurezza: a partire dall’uso dei dispositivi di protezione individuale, passando per la misurazione dei livelli di concentrazione. Massima attenzione nel settore edile, ma anche per quanto riguarda i lavoratori del comparto sicurezza (polizia, vigili del fuoco, carabinieri e forze armate), dei trasporti, della scuola, delle strutture sanitarie e militari. Nonché valutare il rischio al quale sono esposti i lavoratori in servizio all’estero, impiegati in impianti e luoghi in cui è presente amianto oppure in manufatti prodotti nei Paesi in cui l’amianto non è ancora un materiale fuorilegge.

Consulenza gratuita per gli effetti dell’amianto

L’Osservatorio Vittime del Dovere e l’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto offrono consulenza gratuita attraverso il proprio team di esperti e volontari. Un supporto concreto per le vittime di amianto, per i loro familiari e per tutti coloro che si ritengono danneggiati dall’asbesto.

Ogni anno sono ancora troppe le vittime della fibra killer e le persone che si ammalano a causa dell’esposizione ai minerali di amianto. Ne dà un quadro molto chiaro il “Libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022“, scritto dall’avv. Bonanni, che da sempre afferma l’importanza della prevenzione, sia per quanto riguarda le bonifiche, sia con la sorveglianza sanitaria. L’Ona ha anche messo a disposizione di tutti l’App Amianto, utile per verificare dove si trovino i siti contaminati e fare segnalazioni.

Per ottenere la tua consulenza gratuita e per verificare se hai diritto a particolari tutele o risarcimenti, chiama il numero 800.034.294 oppure compila il form per essere ricontattato.

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